LATINA – Si è svolta oggi pomeriggio fuori dal carcere di Latina la conferenza di Aldo Di Giacomo, del sindacato della Polizia Penitenziaria dopo l’evasione che si è verificata ieri pomeriggio dal carcere di via Aspromonte.
Secondo le prime informazioni che emergono dall’indaghine l’uomo avrebbe studiato tutto nei minimi particolari: dall’orario più ideneo, ai materiali da utilizzare per poter superare la recinsione fino a una macchina all’esterno utilizzata per la fuga.
Il problema più grave segnalato dal sindacalista è la carenza di personale: “In quel momento c’era il 40% in meno delle unità previste perchè mancano gli operatori. Non solo, mancano anche mediatori culturali e assistenti”.
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L’evasione che tutti ricordano a Latina si è verificata nel 1971 che costò la vita a un bambino che abitava nelle vicinanze, Giuseppe Giuliano a cui è intitolata anche la scuola di via Sezze a Latina.