ROMA – E’ stata una mattinata di gravi disagi per i pendolari a causa di un guasto verificatosi sul nodo di Roma che ha mandato in tilt in entrambi i sensi di marcia la linea per Napoli via Formia. Il disservizio si è poi esteso all’Alta Velocità e ad altri convogli diretti da tutta Italia verso la Capitale. I passeggeri di un regionale proveniente da Formia, partito alle 8.20, sono rimasti bloccati a Pomezia per oltre due ore e altri convogli hanno fortemente risentito del blocco. Secondo l’ultimo aggiornamento di Rete Ferroviaria Italiana, la circolazione permane fortemente rallentata tra Roma Termini e Roma Tiburtina, provocando conseguenze sull’intera mobilità su binario: continuano infatti a registrarsi rallentamenti fino a 90 minuti, con alcune variazioni e cancellazioni.
«Ho chiesto che emergano le responsabilità e chi ha sulla coscienza i disagi creati oggi a migliaia di persone ne dovrà rispondere. A quanto mi risulta, i tecnici mi dicono esserci stato un errore stanotte di un’impresa privata che ha piantato un chiodo su un cavo e poi diciamo che il tempo di reazione di fronte a questo errore, e conto che il privato ne risponderà, non è stato all’altezza di quello che la seconda potenza industriale d’Europa deve avere». Così il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, al termine del question time alla Camera. «Ci stanno lavorando gli ingegneri perché non è possibile investire miliardi di euro per comprare nuove carrozze, i nuovi treni pendolari, gli Intercity, l’alta velocità, la Tav, il Brennero e tutto il resto, e se uno alle tre di notte a Roma pianta il chiodo nel posto sbagliato poi tu rovini la giornata di lavoro a migliaia di persone – ha aggiunto il vicepremier parlando con i cronisti – Quindi ho chiesto nomi, cognomi, indirizzi e codici fiscali di quelli che non hanno fatto il loro lavoro, quando ci sarà questa conclusione lo saprò e lo saprete. Ho chiesto una verifica delle centraline di alimentazione in tutta Italia perché a questo punto non è possibile che un errore di un privato possa fermare mezza Italia» ha concluso Salvini.