SABAUDIA – Daniela Carfagna, già dirigente comunale e oggi consulente culturale del Comune di Sabaudia, autrice prolifica, si cimenta con una nuova storia, rispolverando un diario di famiglia, quello di “Zia Stella”, Stella Carfagna, un racconto di quasi cento anni di storia di una famiglia di Priverno tra il XIX e il XX secolo. Il diario le arriva da Arnaldo Scarpinella, anche lui nipote di Stella che lo ha trovato e lo ha digitalizzato per “salvarlo”, condividendolo poi con tutti i familiari, perché non se ne perdesse la memoria. Ne è nato “Quel ballo con il duce” edito da Atlantide Editore.
“Con questo concentrato di ironia, dettagli, emozione, gioia di vivere anche i momenti peggiori, zia Stella ci regala un dono raro – scrive nell’introduzione al libro Barbara Carfagna, giornalista e conduttrice Rai – il racconto in assenza di carico ideologico che nella società polarizzata di oggi è introvabile. Con la leggerezza di chi scrive per gli intimi, la sua penna (perché di penna si tratta), ripercorre la “storia” minuscola di una famiglia e la “Storia”, quella grande. Quella familiare, contadina, scolastica, con le sue illusioni (il fascino del fascismo, oggi un tabù, tutto descritto attraverso il dettaglio del tocco emozionato nientemeno che sulla spalla del Duce) e le delusioni, ben sintetizzate dallo sguardo della bisnonna che, vedendo quell’uomo inopportunamente abbigliato in canotta, se ne torna a casa. La banalità del male e l’allegria necessaria, quella del film “La vita è bella”, che colora la vita al buio dei fratelli nascosti, affamati, impauriti ma presi dalla “ridarola”. L’acquerello senza giudizio della natura umana”.
Licia Pastore ne parla qui con la curatrice Daniela Carfagna
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