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Il comandante della Polstrada di Latina, Francesco Cipriano
LATINA – Comprare la patente di guida (a caro prezzo) evitando l’esame o magari, mandando qualcun altro al posto proprio. A Latina si poteva grazie all’organizzazione messa in piedi da una banda ben organizzata composta da funzionari della motorizzazione civile e titolari di autoscuole. Dopo tre anni di indagini, la squadra di polizia giudiziaria della polizia Stradale di Latina ha eseguito oggi 14 ordinanze di custodia cautelare di cui 5 in carcere (agli arresti anche una donna). I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Latina Nicola Iansiti nei confronti di altrettante persone accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla concussione, frode materiale e ideologica e abuso d’ufficio. Nell’inchiesta, partita nell’autunno del 2010, e coordinata dal sostituto procuratore Olimpia Monaco sono indagate altre 150 persone.
Fu un servizio di Striscia La Notizia a portare alla luce una vicenda sconcertante di patenti di guida “vendute”, presso un’autoscuola di Sezze. Le patenti venivano in pratica rilasciate a persone che spesso non avevano nemmeno i requisiti per ottenerle, anche attraverso la sostituzione dei candidati con personale di autoscuole del casertano. Bastava pagare tremila euro e la pratica era pronta.
Tra i denunciati figurano due medici militari compiacenti, che rilasciavano certificati medici in assenza delle condizioni richieste o addirittura, direttamente all’autoscuola, sulla fiducia, senza nemmeno visitare il candidato. Molti i clienti arrivati da varie parti d’Italia, spesso stranieri di origine indiana, che non conoscevano nemmeno la lingua italiana e tantomeno seguivano i corsi di guida.
“Dopo un lungo lavoro di indagine è stata disarticolata un’organizzazione criminale capace di gestire e regolare il rilascio delle autorizzazioni alla guida” ha spiegato al microfono di Antonio Bertizzolo il comandante della Polizia Stradale di Latina, Francesco Cipriano ASCOLTA cipriano patenti
Nel corso dell’indagine sono state sequestrate oltre 50 patenti di guida e 160 fascicoli custoditi presso l’U.M.C. di Latina. Alcuni indagati sono finiti in carcere si tratta di Antonella Cianfoni, Pietro Lestingi e Roberto Becchimanzi, dipendenti della motorizzazione, oltre ad Antonio Ezio Rossini, titolare di un’autoscuola a Terracina e Francesco Spaziani, titolare di un’autoscuola a Latina. Ai domiciliari sono finiti Laura Terlizzo, Sergio Bologni, Franco Ronconi, Massimo Camelio, Giuseppe Antigiovanni, Carmine Maietta, ex dipendente della motorizzazione e padre di Pasquale, deputato e vice presidente del Latina Calcio e poi Gerardo Tomao, Mario Livornese e Linda Iudicone.
