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Aprire il Comani ai voli cargo, Unindustria rilancia la proposta del sottosegretario Rossi

Miraglia annuncia per il prossimo anno un master di Economia del Mare a Gaeta

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Miraglia con la moglie berlinese Marisa Oliosi

LATINA – Aprire l’aeroporto Comani ai voli cargo. Piace al Presidente di Unindustria Latina, Fabio Miraglia la proposta del sottosegretario alla difesa Rossi che, per salvare la scuola di volo militare, ha ipotizzato di renderla fruibile anche a fini civili. Miraglia ha già chiesto un’incontro al sottosegretario Rossi, ma intanto rilancia la proposta spiegando che Unindustria vuole sostenerla, “perché tutte le imprese potrebbero averne un grande beneficio”. Un progetto in grado di superare l’ormai drammatico gap della viabilità. Il numero uno di Via Montesanto (manager esperto di sanità del Gruppo di famiglia Giomi) si rivolge direttamente alla Camera di Commercio invitandola a far decollare il progetto che “richiede poca spesa perché l’infrastruttura già esiste”, e parla delle prime mosse della nuova squadra di cui fanno il vicepresidente Pierpaolo Pontecorvo e il nuovo direttore e braccio operativo, Gennaro Cerino.

“Il master in Economia del Mare partirà in autunno a Gaeta, grazie  ad un accordo con la Luiss.  Lavoriamo anche ad un progetto di turismo culturale per destagionalizzare i flussi in provincia di Latina. Come? Svuotando gli scantinati dei musei romani”.

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IL NEO DIRETTORE ALL’OPERA – E sul ruolo attuale di Unindustria sul territorio: “Poche chiacchiere e distintivi, i tempi sono cambiati, dobbiamo essere in prima persona più vicini alle imprese”, ha detto il neo direttore Gennaro Cerino, passato con il nuovo corso da dirigente della sezione Turismo di Confindustria Latina alla poltrona che per oltre quindici anni è stata di Sergio Viceconte, oggi in pensione. “Il nostro ruolo è avvicinarci agli imprenditori, andarli a trovare, raccogliere le loro istanze e promuovere una politica operativa che sia loro di sostegno nell’ottica di sistema”, spiega ancora Cerino annunciando l’apertura di una sede territoriale ad Aprilia e e la ri-apertura di quella di Formia “che esiste, ma chiusa non serve a nessuno”.

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