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l'avvistamento poi il recupero

Tragico incidente in acquascooter, muoino in tre: oggi riemersi due corpi

Sono una donna cubana e la figlia piccola di lei. Erano uscite in mare con l'imprenditore di Minturno trovato cadavere giovedì

Digne Cappe nella foto tratta dal suo profilo Fb

TERRACINA – Tragica scoperta sabato  mattina a Terracina dove in mare sono stati avvistati due corpi senza vita. Immediate sono scattate le operazioni di recupero, da parte della Guardia di Finanza. Nello concerto generale, le salme sono state trasportate nel porto della città a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Dopo le prime ipotesi, la tragica verità emersa dalle indagini della Capitaneria: si tratta dei resti di una donna  e della figlioletta, uscite in mare con l’imprenditore di Minturno scomparso il 1 maggio e ritrovato due giorni più tardi  senza vita in mare. L’uomo, Pierluigi Iacobucci, gestiva alcuni supermercati nel sud Pontino. I tre erano usciti insieme a Baia Domizia in sella ad un’acquascooter e non hanno più fatto ritorno. Che cosa sia accaduto in mare è da ricostruire, forse un’onda ha travolto la moto d’acqua e i tre sono finiti in balia delle onde. I corpi della donna Digne Cappe, cubana di origine, e della bambina, Sofia, erano ancora abbracciati tenuti a galla da un giubbotto di salvataggio. Nessuno ne aveva denunciato la scomparsa e nessuno a quanto pare le aveva viste salire sul natante con Iacobucci con cui solo da pochissimi giorni era nata un’amicizia. Solo una vicina di casa si era accorta della loro assenza da casa.

L’avvistamento è avvenuto da parte di un natante della Guardia di Finanza in perlustrazione sul litorale di Terracina al confine con la spiaggia di Sant’Anastasia a Fondi.

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