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LATINA – Sabato 2 giugno alle 9,30 nella chiesa di San Luca saranno celebrati i funerali di Lyes Kassou, il giovane trovato morto all’età di 30 anni nella casa popolare che condivideva con il fratello. Lyes aveva bisogno di assistenza continua, non sapeva badare a se stesso e la rete creata intorno a lui, fatta di affetti trovati lungo il difficile cammino, e del supporto parziale delle istituzioni, non ha funzionato come avrebbe dovuto. Malato di diabete, semplicemente, non si è somministrato l’insulina. Non sopportava infatti il microinfusore. Il resto è storia che abbiamo raccontato su questo sito.
“I nostri servizi si sono occupati di lui sin dai primi anni di vita ma l’epilogo della sua esistenza sta a testimoniare che si sarebbe dovuto e potuto fare di più – sono le parole dell’assessora ai servizi sociali del Comune di Latina, Patrizia Ciccarelli – Mi spiace molto essere fuori Latina e non poter essere presente ai suoi funerali ai quali parteciperà la vicesindaco Paola Briganti a testimonianza che le istituzioni non girano la testa dall’altra parte”.
Dopo la drammatica scomparsa di Lyes, c’è voluto quasi un mese per sbloccare le pratiche per il funerale e la sepoltura. Dal momento che le somme a disposizione del ragazzo, che godeva di pensione sociale e accompagno, erano tornare indietro, i servizi sociali hanno istruito la procedura prevista per sostenere le spese per i funerali nei casi di indigenza. Nelle scorse ore è arrivata anche l’autorizzazione per tumulazione nel cimitero di Borgo Montello da parte dei servizi cimiteriali. la burocrazia, si sa, sa essere crudele, ma l’attenzione non è mancata.
Ora è tempo di dare l’ultimo saluto a Lyes, poi bisognerà provare a strutturare un percorso che eviti altri casi simili. Magari, un Protocollo Lyes.
