La Latina del futuro è a consumo di suolo zero: la delibera di indirizzo di Lbc

LATINA – E’ cominciata giovedì in commissione urbanistica la discussione sulla  delibera di indirizzo politico che riguarda la pianificazione del capoluogo. Un iter che si annuncia lungo prima dell’arrivo dell’atto in Consiglio Comunale anche per consentire la discussione con le forze di minoranza e il coinvolgimento delle categorie professionali interessate. Un avvio tra le polemiche sollevate con veemenza dal consigliere di opposizione Nicola Calandrini di Fratelli D’Italia che ha sottolineato come i materiali siano stati messi a disposizione dei membri della Commissione solo il 4 settembre mentre era già pronta da tempo. Stedssa critica è arrivata dal consigliere della Lega Adinolfi.  Polemiche sono state sollevate anche sulla definizione e sulla sostanza dell’atto indicato come “bozza” e non come “proposta” per la necessità di corredarlo del parere tecnico del dirigente.

Ha cercato di spegnere le polemiche l’assessore Francesco Castaldo procedendo all’illustrazione generale dell’atto redatto secondo le indicazioni condivise con tutta la giunta e con il movimento, ha spiegato. Tra le novità emerse: la prima è: “consumo di suolo zero”, punto cardine delle linee di indirizzo che l’Amministrazione targata Lbc vorrebbe dare. C’è poi l’asse mare- monti con Latina Scalo “che deve essere caratterizzata sempre di più come polo logistico industriale” e dall’alta parte la Marina dedicata a turismo e tempo libero” e che va riqualificata. Al centro la città consolidata con un recupero di spazi e qualità urbana accorpando il più possibile le “R” (l’ R0 di Fondazione con i quartieri immediatamente prossimi) cosa che consentirebbe di ricalcolare gli standard per rivalutare le questioni riguardanti procedure edilizie già avviate con i Ppe annullati dal commissario Barbato, il cui annullamento è sttao confermato di recente dal Tar.

Il prossimo appuntamento è per giovedì con la commissione governo del territorio convocata dalla presidente Celina Mattei e che vedrà la partecipazione (e l’intervento) degli ordini professionali.