LATINA – “Piccoli schiavi invisibili” è il titolo del rapporto di Save The Children che in vista della Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani il prossimo 30 luglio, mette in luce e denuncia le condizioni dei minori, vittime o a rischio di tratta e sfruttamento nel nostro Paese. L’analisi punta un’attenzione particolare sulle condizioni dei minori che vivono nei territori caratterizzati dallo sfruttamento del lavoro agricolo, i figli di quei braccianti che vivono e lavorano in aree a maggior rischio, come la provincia di Latina nel Lazio e Ragusa in Sicilia.
Per quanto riguarda la provincia di Latina, oltre la metà dei braccianti agricoli censiti è di origine straniera e in prevalenza indiana. E così anche nelle scuole primarie, come quelle di Bella Farnia, Borgo Hermada, Borgo San Donato, Pontinia e Borgo Montenero, la metà dei bambini è di origine straniera. Nonostante questo manca un adeguato sostegno linguistico e questa carenza rappresenta un grave ostacolo per gli studenti e le famiglie. Lo scorso anno nell’area di Bella Farnia la mediazione culturale in affiancamento ai docenti era un servizio comunale, ma si limitava ad appena 8 ore al mese. Altre barriere si incontrano poi in altri settori, dai servizi all’assistenza sanitaria. Barriere burocratiche per ottenere la residenza e il codice fiscale, per avere l’assegnazione del medico di base o il pediatra, per accedere alla mensa o al trasporto pubblico, per presentare l’Isee, tutte operazioni indispensabili per poter godere dei diritti di base, ma enormemente complicate dalla precarietà economica, logistica e linguistica delle famiglie. E’ così che in questi territori si è sviluppata anche una forma di caporalato dei servizi, che offre ogni tipo di supporto a pagamento, fuori da ogni controllo, che si traduce in ulteriori forme di violenza e violazione dei diritti essenziali dei minori.
“È fondamentale riconoscere l’esistenza di questi bambini, per garantire a ciascuno di loro la residenza anagrafica, l’iscrizione al servizio sanitario e scolastico e i servizi di supporto indispensabili per la crescita”. Save the Children chiede al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in Italia di utilizzare il Piano Triennale per contrastare lo sfruttamento del lavoro in agricoltura e il caporalato con un programma specifico per l’emersione e la cura dei figli dei lavoratori agricoli.