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4 e 5 maggio

Meditazione, testimonianze, musica: al Monastero San Magno a Fondi la Giornata Internazionale del Perdono

Con Don Francesco Fiorillo e Daniel Lumera interverranno Moni Ovadia, Agnese Moro, Amara e tanti altri

FONDI – Torna al Monastero San Magno di Fondi la Giornata Internazionale del Perdono (GIP), per approfondire il significato del perdono, un appuntamento che, alla sua nona edizione, sarà una maratona non-stop dalle ore 9 di sabato 4 maggio alle ore 13 di domenica 5 maggio tra meditazione, racconti e musica. A pensare, promuovere e coordinare l’iniziativa dal titolo “L’unica via  d’uscita. Libera, guarisce, realizza”, saranno Don Francesco Fiorillo custode e responsabile della Fraternità Monastero San Magno di Fondi e Daniel Lumera, ideatore della Giornata Internazionale del Perdono e fondatore della My Life Design O.d.V. tanti gli ospiti tra cui Moni Ovadia e Agnese Moro.

IL PROGRAMMA E LA NOTTE DEL PERDONO – Novità di questa nona edizione la “Notte del Perdono”, che avrà inizio dopo cena, alle ore 21.30 del sabato, con la testimonianza di Yolande Mukagasana, scrittrice ruandese sopravvissuta al genocidio del 1994 contro i tutsi, che per il suo impegno sociale ha ricevuto la candidatura al Premio Nobel per la Pace e la “Menzione onorevole UNESCO Educazione alla pace”. Faranno seguito il concerto meditativo “Musica, Silenzio e Perdono” con Francesca Bing al violino, Melissa Buccella all’arpa e Luka Zotti alla tree pad key guitar, e due meditazioni sul Perdono proposte da Daniel Lumera, ideatore della Giornata Internazionale del Perdono e fondatore della My Life Design O.d.V., e Don Francesco Fiorillo, custode e responsabile della Fraternità Monastero San Magno di Fondi; quindi, il concerto “Un Altro Sole” di Amara, artista toscana definita “cantautrice dell’anima”, in programma alle ore 23.30. Le meditazioni sul perdono proseguiranno, poi, tutta la notte fino all’alba.

Le due giornate della GIP 2024 vedranno alternarsi da mattina a sera tavole rotonde, testimonianze e laboratori guidati dai Master dell’International School of Forgiveness®️: spazi intimi di riflessione e sperimentazione di pratiche di perdono in piccoli gruppi, quale “medicina naturale” per recuperare il benessere di corpo e mente, come sempre più ricerche scientifiche dimostrano. Grazie a un permesso speciale porteranno la loro testimonianza un gruppo di persone detenute nella sezione di alta sicurezza del Carcere di Milano Opera, attive nei laboratori Spes contra Spem di Nessuno Tocchi Caino. Inoltre, la mattina della domenica si potrà partecipare a due attività organizzate dalle facilitatrici del metodo My Life Design®️ e formatrici dell’International School of Forgiveness®️: alle ore 6.30 è in programma “La Cura della Natura” guidata da Serena Porciani, esperienza di consapevolezza in natura nel parco del monastero, con pratiche di respirazione e camminata consapevole, a cui fa seguito alle ore 9 la pratica “Perdonare sé stessi”, condotta da Manuela Zavan.

PER I BAMBINI  – Infine, per i più piccoli è previsto nelle due giornate uno speciale Laboratorio Educare Per-dono, spazio di gioco e creatività per bambini dai 5 ai 10 anni, dove sarà possibile fare esperienza del Perdono con attività dedicate. E per i ragazzi delle medie il sabato mattina sarà la volta di un laboratorio dedicato tenuto da Valeria Pompili, referente area Educazione della My Life Design O.d.V.

“L’edizione 2024 della GIP è volta a esplorare  – spiegano gli organizzatori – i processi di perdono da attuare nei momenti di profonda crisi, quando tutto fallisce e sembra crollarci il mondo addosso. Sarà possibile apprendere come il perdono si configuri come la via per liberare una situazione, guarire sé stessi e realizzare una soluzione concreta per ritrovare un profondo benessere e recuperare l’integrità perduta”, come ha spiegato bene in un video diffuso su Fb Daniel Lumera.

COME PARTECIPARE – Sarà possibile partecipare gratuitamente in presenza (iscrivendosi tramite Eventbrite) oppure seguire online, in diretta streaming, collegandosi al canale YouTube ufficiale dell’Organizzazione di Volontariato My Life Design, ente del terzo settore vocato a diffondere un’educazione alla consapevolezza che coinvolga tutte le sfere dell’essere umano, per trasformare il Fare in Essere e permettere anche alle persone più fragili, svantaggiate ed escluse di poter fare esperienza di sé.

Interverranno, insieme a Daniel Lumera, Don Francesco Fiorillo e alla referente dell’area Giustizia dell’associazione My Life Design Cristina Franchini, con la moderazione di Candida Di Bonaventura: Agnese Moro, psicologa, ricercatrice e giornalista impegnata nella tutela della memoria collettiva e in ambito di giustizia riparativa; Bill Niada, imprenditore che ha dato vita a progetti e organizzazioni non profit di rilievo nazionale; Camillo Regalia, Direttore del Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia e Direttore della Scuola di Dottorato in Psicologia dell’Università Cattolica di Milano, Presidente della Commissione Etica della Ricerca in Psicologia (CERPS) e autore di numerose pubblicazioni scientifiche con studi sui costrutti del perdono; Giacomo Campiotti, scrittore, sceneggiatore e regista, inizia la sua carriera collaborando con grandi nomi come Ermanno Olmi e Mario Monicelli, per poi coniugare la regia di film e serie di grande successo con un’attenzione particolare alle tematiche sociali; Marco Sorbara, già consigliere della Valle d’Aosta, allenatore professionale di hockey, assolto in via definitiva dopo 909 giorni di custodia cautelare, e coordinatore del comitato della Fondazione Sapientia Mundi Onlus in materia di prevenzione e contrasto a bullismo, cyberbullismo, violenza di genere e disagio giovanile; Moni Ovadia, poliedrico artista dalla lunga carriera tra teatro, cinema, musica e letteratura.

La Giornata Internazionale del Perdono nasce nel 2016 da un’idea di Daniel Lumera, biologo naturalista, autore bestseller e riferimento internazionale nelle scienze del benessere e della qualità della vita e nella pratica della meditazione approfondita con Anthony Elenjimittam, discepolo diretto di Gandhi. Ha ottenuto per tre anni la Medaglia della Presidenza della Repubblica italiana.

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