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sanità

Un anno di attesa per una Moc e mammografie sospese

La denuncia del consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

ospedale Goretti (foto Anna)LATINA  – Un anno di attesa per effettuare una Moc e prenotazioni temporaneamente sospese per effettuare una mammografia. Due casi limite registrati nella Asl pontina denunciati dal consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone. “Il primo ostacolo che si doveva abbattere era quello delle liste di attesa per gli esami clinici e diagnostici – afferma il consigliere – ostacolo che non solo non è stato eliminato ma ha aumentato il suo peso sui cittadini. Gli appelli delle persone che sono impossibilitate ad effettuare esami diagnostici nelle strutture del nostro territorio aumentano ogni giorno. Quello che lascia allibiti è che da gennaio 2014, mese di entrata in vigore del nuovo piano di abbattimento delle liste di attesa, nulla è cambiato. Lo dimostra il fatto che qualche giorno fa una signora residente a Formia, affetta da osteoporosi, si è recata alla Asl per effettuare una MOC alla colonna lombare e al femore, e le hanno dato come prima data disponibile per la prenotazione il 25 maggio 2016. Questo significa che dovrà attendere 365 giorni, un anno, per avere un esame fondamentale per procedere alla diagnosi e alla somministrazione della cura necessaria ad arginare una patologia che potrebbe essere invalidante. Un’altra donna di Formia, che deve effettuare una mammografia, anche questa determinante per prevenire patologie gravissime come il tumore al seno e per monitorare i noduli, si è sentita rispondere dalla Asl di Latina che le prenotazioni sono sospese fino a data da destinarsi e che l’unica strada è rivolgersi ad un privato o ad una struttura della regione Campania”.

“Ripianare il debito sanitario, ed uscire dalla fase di commissariamento, sarebbe un risultato ottimo, nessuno lo discute – aggiunge Simeone –  Tuttavia Zingaretti avrebbe il dovere di essere onesto con i cittadini e di dire loro che anche con il ritorno ad una gestione ordinaria non sarà possibile fare miracoli. Lo stesso sblocco del turn over, con la conseguente assunzione del numero di medici, infermieri e tecnici necessari a coprire il fabbisogno organico degli ospedali del nostro territorio potrà avvenire solo in modo graduale altrimenti si rischierebbe un nuovo default. Tutti fattori che impongono già oggi, una programmazione attenta ed oculata degli interventi da effettuare in modo da rendere progressiva la risoluzione dei problemi anche sul piano economico. Oggi sono solo la professionalità e l’impegno dei medici e di tutto il personale che con enormi sacrifici personali, e in assenza di misure strutturali che consentano di evitare la costante emergenza delle strutture, stanno garantendo una adeguata assistenza ai pazienti”.

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