LATINA – “In un momento di crisi generale la Chiesa non può accampare privilegi”. E’ la posizione espressa dal Vescovo, Mariano Crociata a proposito della decisione del Comune di non pagare più l’energia elettrica alle parrocchie di Latina. “Eravamo stati preavvertiti dal sindaco – continua il vescovo Crociata – una decisione comprensibile in tempo di spending review e dunque da rispettare. Abbiamo sensibilizzato i parroci a non protestare verso questa decisione”.
Il Comune di Latina paga da 60 anni le bollette della luce delle 38 chiese del capoluogo, da quando con una delibera del 1954 tutto il consiglio comunale decise di accollarsi l’onere in considerazione del fatto che gli edifici di culto risultavano allora del Demanio dello Stato e non si sapeva quando sarebbero stati trasferiti e in capo a quale ente. Oggi però, in tempi di spending review, l’Amministrazione comunale ha svolto una ricognizione sulle spese energetiche dell’Ente accorgendosi che può risparmiare un bel po’ di soldi e ha dunque disposto la risoluzione dei contratti “salva la facoltà dei beneficiari di succedere nei relativi contratti e assumerne l’onere”.
Di fatto se entro quindici giorni le parrocchie non provvederanno alla voltura dei contratti si vedranno staccare la corrente. La determina dirigenziale riguarda tutte le chiese: dalla Cattedrale di San Marco a quelle dei Borghi.