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seconda tornata

Don’t Touch, negata la libertà al poliziotto e al carabiniere arrestati

Il Riesame si pronuncia su altri otto indagati: sei restano in carcere sue ai domiciliari

de matteisLATINA – Regge nel suo complesso l’inchiesta Don’t Touch. La conferma arriva dal Tribunale del Riesame di Roma che dopo essersi pronunciato nei confronti dei principali indagati, ha confermato il carcere per gli investigatori arrestati nell’ambito dell’operazione della squadra Mobile di Latina. Negata la libertà all’agente di polizia Carlo Ninnolino e al carabiniere in servizio presso il Reparto Territoriale di Aprilia, Fabio Di Lorenzo accusati entrambi di aver passato informazioni riservate ad alcuni degli indagati intralciando di fatto l’indagine coordinata dalla Procura. Stessa sorte per i ricorsi presentati dai legali di Angelo Morelli, Fabrizio Marchetto, Riccardo Pasini e Cristian Battello tutti accusati a vario titolo  – lo ricordiamo – di aver fatto parte di un’associazione per delinquere finalizzata a estorsioni, usura spaccio di stupefacenti. Misura meno afflittiva, andranno infatti ai domiciliari, Fabio Bortolin e Dario Gabrielli. L’inchiesta dunque ha retto nel suo complesso. Fino ad ora solo Nathan Altomare, il colletto bianco arrestato lunedì 12 ottobre, è stato rimesso in libertà e sarebbe ora intenzionato a tenere una conferenza stampa per spiegare pubblicamente le sue ragioni. Restano scolpite nella mente di chi ha seguito le vicende legate a quest’inchiesta, le parole del Questore di Latina Giuseppe De Matteis: “Noi non abbiamo scoperto nulla che voi non sapevate già”.

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