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LATINA – I centri anziani del capoluogo pontino che dovrebbero riaprire i battenti il prossimo 15 giugno, ma con quali modalità resta da stabilire. Per questa ragione il tema è stato al centro della riunione della commissione Welfare, dopo l’incontro di lunedì scorso tra i presidenti dei centri, il servizio comunale e l’assessora Patrizia Ciccarelli. In quell’occasione i rappresentanti dei dieci centri sociali presenti nel Comune di Latina avevano ribadito l’impossibilità di riaprire “sia per la complessità di adempimenti imposti dalla Regione per la loro riapertura sia per il pericolo di contagi” annunciando la chiusura almeno fino al 15 settembre “a meno che nel frattempo non si verifichino fatti epidemici nuovi”.
La proposta emersa dalla commissione convocata a due giorni di distanza dall’incontro riguarda attività all’aperto, come la ginnastica nei giardini dei centri stessi o magari nei parchi cittadini (v.Falcone Borsellino), ma gli anziani potranno anche riprendere il teatro con prove e spettacoli all’aperto (la proposta è di utilizzare l’Evergreen) o organizzare passeggiate, eventi di pesca sportiva al Lago Smeraldo; laboratori fotografici e di pittura estemporanea negli scenari naturali vicino alla città. Insomma mantenere la loro funzione evitando però gli spazi chiusi per limitare al massimo i rischi.
Il coordinatore dei centri anziani Aldo Pastore e i sindacati Spi Cgil, Uil pensionati e Federazione pensionati Cisl, presenti alla riunione chiedono che si pensi anche a progettare le modalità di rientro a settembre, con l’ utilizzo di sedi al chiuso per essere pronti quando la stagione non consentirà più di fare attività all’aperto.
L’amministrazione – ha sottolineato la responsabile del servizio comunale Aurelia Centra – si sta adoperando per salvaguardare anche gli aspetti amministrativi riguardanti il rinnovo delle cariche, la liquidazione dei contributi e l’approvazione dei bilanci che in periodo di covid scontano la difficoltà di poter riunire gli organi preposti.
“Un ottimo lavoro di squadra – commenta il presidente della commissione Emanuele Di Russo – che nel rispetto delle esigenze, delle preoccupazioni e delle sensibilità reciproche ha saputo fare chiarezza sugli aspetti da affrontare e che sono sicuro saprà individuare soluzioni sostenibili: è proprio il caso di dire ‘insieme ce la faremo’“.
“Rimane intanto attivo il servizio Emergenza Solitudine per il supporto psicologico, rivelatosi importantissimo soprattutto nel corso dell’emergenza covid a causa dell’isolamento forzato”, spiegano dal Servizio comunale.
