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LATINA – Alle prime ore dell’alba, al termine di mirate indagini svolte dalla Squadra Mobile di Latina e coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato per contrastare le attività criminali del clan Ciarelli-Di Silvio, protagonista di gravi reati, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere sono state tratte in arresto a Latina 4 persone.
In manette sono finiti Giuseppe Di Silvio, 26 anni, Andrea Pradissitto, 21, Simone Grenga, 25 anni e Vincenzo Falzarano, 28 (già detenuto) ritenuti responsabili dei reati di porto e detenzione illegale di armi e munizioni.
Le indagini – ha spiegato il capo della squadra Mobile, Cristiano Tatarelli – hanno consentito di individuare, sulle armi sequestrate il 29 maggio dello scorso anno presenza di tracce biologiche dalle quali è stato estratto il dna di Giuseppe Di Silvio e Vincenzo Falzarano.
Diversa la posizione degli altri due arrestati finiti in carcere per scontare una pena inflitta dal Tribunale di Latina. “Per quanto riguarda le posizioni di Pradissitto e Grenga – spiegano dalla Questura – i due erano stato tratti in arresto il 6 marzo del 2010 perché trovati armati di pistole cariche e pronte a sparare e successivamente condannati a 4 anni di reclusione. Le indagini hanno permesso di verificare la loro pericolosità sociale e , pertanto, la necessità di espiare la pena in regime di detenzione carceraria”. L’ordinanza è stata emessa su istanza della Procura della Repubblica di Latina, dal Tribunale del Riesame di Roma.
