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Karate, 59 medaglie nazionali per l’asd Sport per tutti di Sermoneta

Accesso diretto agli europei

SRMONETA – Importante prestazione degli atleti Sport per Tutti di Sermoneta che hanno partecipato al Campionato Nazionale Udk – AKS di Minturno lo scorso fine settimana portando a casa in 2 giorni ben 59 medaglie.
Mentre il Maestro 5° Dan Nicola Marone è stato impegnato come arbitro nazionale, gli atleti sono stati seguiti dalla cintura nera 1° Dan Monica Marone come coach e da Francesco Bartoccini assistente coach.
Tra i 760 atleti iscritti alla competizione, c’era l’asd di Sermoneta composta da Alessio Aceto, Manuel Barone, Andrea e Filippo Bartoccini, Kevin Battisti, Gianluca e Giulia Bruni, Francesco Ciocchetti, Valentina Conio, Giuseppe Feola, Leonardo Iachetti, Gabriele Maimone, Mattia Mari, Francesco Matarazzo, Valentino e Terenziano Milani, Lorenzo Palombi, Luca Porcelli, Gioele Retacchi, Ines Riccardo, Emanuele e Giovanni Tafuto impegnati in una tripla competizione: sia la gara di Kata sia quella di Kumite e una gare di Kobudo con varie armi.
La competizione ha raggiunto un livello alto sia per gli atleti partecipanti che provenivano da tutto il territorio nazionale e sia per il livello arbitrale che aveva esperienza nazionale ma ciò non ha escluso un ricco bottino di medaglie per gli atleti dell’associazione Ssrmonetana che sono tornati a casa in due giorni con ben 59 medaglie divise in 18 primi posti, 21 secondi posti, 20 terzi posti, e altri buoni piazzamenti in pool numerose su 75 gare di kobudo, kata e kumite.
Grazie a tutti questi risultati l’associazione si è conquistata l’accesso diretto con Ukdi al “XIV European Karate & Kobudo Championships 2024” dal 9 al 13 ottobre in Polonia.
“Il nostro livello sta crescendo ma non dobbiamo rilassarci e abbassare la guardia. Fate vedere al pubblico un bel Karate, sostenetevi e aiutatevi tra voi. Ricordatevi che dovete divertirvi impegnandovi”, ha detto il maestro agli allievi prima della competizione.
“I ragazzi non si sono fatti intimorire dal livello alto della competizione, anzi hanno gareggiato benissimo sostenendosi tra di loro come un gruppo di amici, aiutandosi nelle operazioni di cambio colore durante il kumite come piccoli coach, incitandosi tra di loro dagli spalti, creando così uno spirito di gruppo, una lealtà, un sostenersi tra loro che solo in un Dojo si può trovare dove viene coltivata l’amicizia e non l’invidia”, ha concluso Nicola Marone.

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