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Di Giorgi ritira le dimissioni e azzera la giunta

Chiederà la fiducia al consiglio comunale. Il Pd riunisce il Gruppo consiliare

Il Sindaco di Latina Giovanni di Giorgi nell'aula consiliare comunica le sue  dimissioni

Il Sindaco di Latina Giovanni di Giorgi nell’aula consiliare comunica le sue dimissioni

LATINA – Il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi ha protocollato alle 10 nelle mani del segretario generale del Comune Pasquale Russo, il ritiro delle dimissioni presentate il 23 ottobre, formalizzando la decisione annunciata nella notte. Allo scadere dei venti giorni, dunque il primo cittadino torna sui suoi passi.

La notizia, che aveva cominciato a prendere corpo tra lunedì e martedì, è arrivata al termine di una lunghissima giornata di riunioni con i consiglieri e gli assessori di maggioranza, qualcuno anche molto contrariato dalla gestione delle trattative.  Secondo indiscrezioni alla fine Di Giorgi partorirà una giunta metà tecnica e metà politica e tornerà davanti al consiglio comunale per chiedere la fiducia rivolgendosi anche all’opposizione, ma già sicuro dell’appoggio del Nuovo Centro Destra. In crisi il rapporto con i cirillini.

DAL PD – Il gruppo consiliare del Partito Democratico, insieme al segretario comunale, Gioacchino Quattrola, si riunirà per decidere la linea da seguire in sede di consiglio comunale.

 “La notizia di un ripensamento da parte del sindaco non ci stupisce anche se avremmo preferito una sua conferma delle dimissioni per andare subito ad elezioni – afferma Cozzolino -. La decisione da parte di Di Giorgi di tornare indietro rispetto alla sua decisione avrà come unico risultato quello di prolungare l’agonia amministrativa di questa città, già abbandonata a se stessa per venti lunghi giorni. Attendiamo il sindaco e tutta la maggioranza in consiglio comunale per capire le loro posizioni e le motivazioni del ripensamento. Fino adesso tutte le decisioni sono state prese nelle stanze segrete della maggioranza e comunicate solo alla stampa. Noi come Partito Democratico abbiamo chiesto, già il 28 ottobre, la convocazione di un consiglio comunale ad hoc così da poter verificare la reale maggioranza che sosterrà il sindaco Di Giorgi e le motivazioni che lo hanno spinto a dimettersi con toni forti appena venti giorni fa per poi fare un’incredibile retromarcia. Vogliamo capire, in sede ufficiale, cosa sia cambiato in appena due settimane”.

“Il Sindaco Di Giorgi ha ritirato le dimissioni e cercherà in Consiglio una maggioranza. L’unica maggioranza possibile è quella all’interno del vecchio centrodestra, compreso i consiglieri che qualche settimana fa hanno votato Della Penna Presidente della Provincia. Questo per dire che non c’è maggioranza, quindi, non c’è più il Consiglio Comunale”, chiosa il consigliere del Pd Giorgio De Marchis alla notizia della revoca delle dimissioni.

Rincara la dose, Omar Sarubbo: “Di Giorgi ha ritirato le dimissioni dopo 20 giorni di trattativa con i suoi consiglieri comunali che egli stesso aveva accusato di disinteresse verso il bene comune, di personalismi, litigiosità, irresponsabilità. Lui è come loro, lui è peggio di loro”, mentre il segretario provinciale del Pd, Salvatore La Penna risponde a chi ipotizza che proprio l’opposizione farà da stampella al sindaco: “La posizione del gruppo e del partito è chiara e più volte ribadita. Basta dietrologie e speculazioni. Si torni al voto”

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