LATINA – Per i forni crematori ci vorrà ancora tempo. Mentre sempre più persone scelgono (spesso per motivi economici) di optare per l’urna con le ceneri e le bare viaggiano dirette in Toscana o in Campania dove sono già operativi gli impianti, la Regione Lazio ha sospeso le procedure di autorizzazione dei nuovi impianti. Lo scopo è nobile: “Approvare un programma in materia di impianti crematori sul territorio per una loro più equa distribuzione.. e fare in modo che la loro presenza non intacchi la salute pubblica”. Il risultato però è frustrante: i cittadini, certamente quelli della provincia di Latina, dovranno attendere altro tempo per avere vicino casa un servizio richiestissimo (ormai il 70% dei familiari lo sceglie), allungando chilometricamente l’ultimo viaggio del congiunto, con tutto ciò che comporta dal punto di vista dell’aggravio di spese oltre che emotivo.
In una nota l’assessore all’Ambiente e alla Transizione energetica, Elena Palazzo, in accordo con l’assessore al Bilancio e all’Agricoltura, Giancarlo Righini, spiega di aver presentato “un emendamento collegato alla legge di variazione di bilancio che sarà discusso domani in Consiglio Regionale, che sancisce la sospensione dei procedimenti autorizzatori in corso e la realizzazione di nuovi impianti crematori su tutto il territorio regionale”.
“La Regione – si legge in una nota – approverà un programma in materia di impianti crematori sul territorio per una loro più equa distribuzione. Per questo contemporaneamente ha sospeso gli iter autorizzatori in corso in modo che potranno successivamente adeguarsi ai principi che il programma regionale stesso stabilirà”.
«È stato necessario intervenire anche alla luce delle preoccupazioni espresse da tanti cittadini del Lazio per fare in modo che la presenza dei forni crematori sia regolamentata e non rischi di intaccare la salute pubblica. Siamo intervenuti per dare ora il via a una stagione che sia propedeutica a una discussione serena fra tutte le parti coinvolte, che porti al raggiungimento di una normativa seria e chiara», lo hanno dichiarato gli assessori regionali Elena Palazzo e Giancarlo Righini.
Oggi nel Lazio ci sono – secondo quanto risulta dal portale Fornicrematori.it – solo tre impianti: a Roma, Civitavecchia e Viterbo.
