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Il primo maggio della crisi e delle polemiche, in provincia nulla si muove

La consigliera Rosa Giancola ha depositato una proposta di legge

lavoroLATINA – Oggi è la festa dei lavoratori, ma in questo 2015 c’è poco da festeggiare. A dirlo sono i dati diffusi da Eures secondo i quali i disoccupati pontini sono 38.400.

CISL – “I dati sugli ammortizzatori sociali sono spietati – afferma Roberto Cecere, coreggente della Cisl di Latina – e ci parlano di un aumento delle ore di cassa integrazione ordinaria in tutti i settori produttivi rispetto al 2014, di una disoccupazione, specie giovanile, più alta rispetto al resto della regione, di un tessuto economico giunto ormai al collasso”.  E ovviamente non mancano le recriminazioni. Prima tra tutte quella che aveva coinvolto sia il ministro del lavoro Giuliano Poletti, sia gli enti locali lo scorso marzo. Il ministro lanciò l’idea di avviare nella provincia di Latina un progetto pilota per le politiche attive per il lavoro. L’assessore regionale al lavoro Lucia Valente e il Presidente della Provincia Eleonora Della Penna, si erano dette pronte ad attivarsi per stilare un piano operativo in cui coinvolgere i due Ministeri, l’incontro si sarebbe dovuto tenere il 20 aprile, ma ad oggi nessuno si è fatto avanti: “Attendiamo ancora la convocazione e soprattutto di capire se a questo laboratorio pilota, le istituzioni hanno intenzione di dare voce, gambe e fiato per farlo decollare e andare avanti”.

GIANCOLA – Intanto la consigliera regionale pontina Rosa Giancola, ha depositato una proposta di legge che riguarda il lavoro e che modifica la legge 14 del 6 agosto 1999, introducendo novità in tema di programmazione negoziale, con ricadute positive anche sul piano dell’occupazione e del lavoro. L’obiettivo è quello di dotare la Regione Lazio di particolari mezzi per affrontare la crisi e programmare lo sviluppo territoriale. Tra i temi affrontati: l’accordo quadro di sviluppo territoriale; il programma integrato di sviluppo locale; il contratto di recupero produttivo, quest’ultimo dedicato al lavoro. Novità, queste, necessarie anche in virtù del riassetto di tutti i livelli amministrativi e del nuovo carico di competenze che la Regione dovrà assumere.

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