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Muore a 19 anni sul campo di calcio, il commento del direttore dell’Agora Santa Rita

PRIVERNO – Sarà eseguita domenica, presso il Goretti di Latina, l’autopsia sul corpo di Lorenzo Di Giannadrea, il giovane calciatore di Latina morto ieri a Priverno stroncato da un infarto durante la partita di calcio tra Rondinelle Aprilia e Latina. Il ragazzo 19 anni, che giocava con la formazione apriliana, si è accasciato a terra e non si è più rialzato. Immediatamente  sono scattati i soccorsi e allo Stadio D’Annibale di Priverno è arrivata una ambulanza del 118 ma per il ragazzo non c’è stato niente da fare ed è morto dopo l’arrivo al pronto soccorso del Goretti di Latina. In tribuna ad assistere alla partita c’erano anche i genitori che quando hanno visto il figlio fermo sul terreno di gioco sono entrati sul campo di calcio. Lorenzo era tesserato con l’Agora Santa Rita, società del capoluogo, ma per questo torneo, uno tra i più importanti del Lazio, era stato dato in prestito alle Rondinelle Aprilia. La gara è stata sospesa e gli organizzatori stanno pensando anche di sospendere il torneo.

AGORA SANTA RITA – “La morte del giovane Lorenzo Giannandrea ha sconvolto la società dell’Agora Santa Rita – si legge nella nota inviata dalla società –  che si è subito unita al dolore dei familiari. Lorenzo era un figlio di questa società, il papà Gianni è dirigente della Juniores regionale e della prima squadra. Lorenzo ha iniziato a vestire la maglia dell’Agora Santa Rita con gli Esordienti, per poi via via arrivare sino alla Juniores regionale, dove oltre ad essere il capitano, era uno dei punti di forza”.  “La morte di Lorenzo ha spiazzato tutti – ha tenuto a precisare il direttore generale dell’Agora Santa Rita, Benito De Filippis – C’è dolore, grande dolore, perché Lorenzo era la vita e ancora adesso non c’è spiegazione a questa morte, al decesso di un ragazzo del ’91, lo ripeto, pieno di vita. Lascia un vuoto in noi e in tutti quelli che in questi anni hanno avuto modo di apprezzarlo e di volergli bene. E’ una morte che ci lascia basiti, impietriti di fronte, soprattutto, al dolore di papà Gianni e mamma Elisabetta”. Tutta la società, con in testa il presidente, Fabrizio Chirizzi, si stringe intorno alla famiglia Giannandrea, per la scomparsa non solo di un grande giocatore, ma anche di un grande uomo.

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