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Dati Movimprese, crescita lenta, ma continua

Torna a espandersi l'artigianato, che aveva toccato il minimo storico

camera_commercio_latinaLATINA – Come di consueto, Osserfare, l’Osservatorio Economico della Camera di Commercio di Latina, ha reso pubblici i dati Movimprese relativi al II trimestre dell’anno in corso sulla base dei dati messi a disposizione da Unioncamere. Nel complesso si evidenziano segnali di vitalità nel tessuto imprenditoriale provinciale, seppur contenuti.

A fine giugno scorso lo stock di imprese in provincia di Latina ammontava a 57.923 unità registrate, di cui l’81,7 % attive, per un saldo trimestrale positivo di 436 unità. A fronte di un tasso di natalità provinciale del +1,82%, superiore alle analoghe risultanze riferite all’anno precedente (+1,70% nel II trimestre 2015), il tasso di mortalità si è attestato al -1,06%, in lieve peggioramento rispetto a quanto rilevato nei dodici mesi precedenti (0,99% nel II trimestre 2015). La crescita trimestrale ha raggiunto il +0,76%, più vivace del valore nazionale (0,63%) e lievemente più accentuata in serie storica (0,71% nel II trimestre 2015). In ogni caso, la variazione cumulata da inizio anno si attesta al +0,72% (a fronte del +0,52% del I semestre 2015), in significativo avanzamento.

Un dato sicuramente positivo che va evidenziato è quello relativo all’apertura delle Procedure Fallimentari nel I semestre dell’anno, in valore assoluto pari a 60, per una flessione dell’11,8% rispetto allo stesso periodo 2015; il Commercio e le Costruzioni fanno registrare i valori assoluti più elevati dall’inizio del 2016 (rispettivamente 18 e 16 procedure aperte). Altrettanto avviene per quanto attiene le procedure di scioglimento e liquidazione volontaria, in flessione del 9,5% rispetto alle analoghe risultanze riferite allo stesso periodo del 2015 (in valore assolto 438 tra gennaio e giugno 2016, rispetto alle 484 del primo semestre dell’anno precedente).
Cresce anche il tasso di sopravvivenza delle imprese attive entro il primo anno di vita, attestatosi all’89,8%, per un avanzamento di 10 punti percentuali rispetto al 79,1% riferito alle imprese iscritte nel corso del 2012; l’indicatore migliora per tutti i settori, confermandosi come di consueto di gran lunga superiore alla media per l’agricoltura (94,4% la quota di imprese sopravvissute entro il primo anno di vita).

L’ANDAMENTO DEMOGRAFICO PER SETTORE ECONOMICO –A fronte di una performance complessiva, occorre sottolineare che le dinamiche settoriali, sebbene tutte in crescita, divergono in termini di tendenza; infatti, per quanto attiene i settori tradizionali, agricoltura, industria e costruzioni accelerano il passo rispetto alle variazioni allo stesso periodo dello scorso anno, mentre prevale una crescita in serie storica più moderata nei servizi.
Nello specifico l’agricoltura avanza nel segmento della Coltivazione di alberi da frutta (actinidieti), nella zona di Cisterna e Latina; mentre il comparto manifatturiero mostra le variazioni più significative nell’industria del legno e fabbricazioni di mobili e nel settore della Riparazione di macchinari e apparecchiature elettroniche.
Per quanto riguarda il commercio, alimentano la crescita i segmenti del settore auto e le attività all’ingrosso, mentre rimane più contenuta, seppur positiva, l’espansione del segmento dei dettaglianti (+0,29% la variazione trimestrale, a fronte del +0,85% tra marzo e giugno 2015).
L’accelerazione del passo del settore trasporti è connessa alla positiva espansione delle attività di logistica; accentuano il passo anche le attività e assicurative (agenti e mediatori), mentre le attività immobiliari, seppur positive, mostrano una variazione trimestrale in contenimento rispetto al bilancio riferito allo stesso periodo del 2015.
Per quanto attiene alle dinamiche caratterizzate da una maggiore vivacità, spiccano le Attività di supporto alle imprese, che si confermano in decisa accelerazione, seguite dei consueti Servizi di pulizia. Dopo un primo trimestre in sordina, ritrovano slancio le Attività professionali, scientifiche e tecniche, in particolare nei segmenti delle consulenze, nonché nella ricerca in campo delle biotecnologie. Inoltre, risultano positivi anche i Servizi alla persona, prevalentemente Saloni di barbieri e parrucchieri; altrettanto per il segmento dell’intrattenimento, sebbene ad un ritmo meno accentuato.

LE FORME GIURIDICHE
Anche nel II trimestre 2016, si assiste alla continua crescita delle società di capitale, che alla fine del mese di giugno 2016 si attestano al 30,4% del totale delle imprese registrate presso la Camera di Commercio di Latina, con un saldo positivo trimestrale di 236 unità in più, per un valore complessivo pari a 17.627 unità. In termini di crescita percentuale, il bilancio del II trimestre risulta il più sostanzioso +1,35% rispetto alle altre formule organizzative aziendali, peraltro in accelerazione. Sostanzialmente “neutro” il trimestre appena trascorso per le società di persone, mentre le ditte individuali mettono a segno una crescita che replica i valori dell’analogo periodo dell’anno precedente.

L’ARTIGIANATO
Dopo il punto di minimo “inesplorato” in serie storica messo a segno ad inizio d’anno, il comparto torna ad espandersi, come di consueto avviene nella seconda porzione d’anno. Anche se il II trimestre 2016 mostra un bilancio positivo per l’artigianato, quest’ultimo risulta in contenimento tendenziale e, dunque, non sembrano mostrarsi segnali almeno al momento di una inversione del trend negativo che caratterizza il comparto da diversi trimestri. Al riguardo, la pesante flessione in apertura d’anno condiziona gli esiti comunque ancora meno brillanti del prosieguo d’anno, per una decrescita semestrale del -1,32%, significativamente più marcata dei valori riferiti al periodo gennaio-giugno dello scorso anno (-0,73%).
Tornando ai dati congiunturali, nel secondo trimestre dell’anno in corso si registrano 41 imprese in più (saldo inferiore di circa il 20% rispetto all’analogo periodo 2015), all’esito delle sottrazione di 160 cessazioni alle 201 nuove iscrizioni. In termini percentuali tali dinamiche hanno determinato un tasso di crescita del +0,45%, in rallentamento, come già evidenziato, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+0,57%).
I settori che registrano le migliori performance sono i Servizi alla persona, prevalentemente Saloni di barbieri e parrucchieri; seguono i Servizi di pulizia.
Per quanto attiene ai dati strutturali, lo stock delle imprese artigiane risulta pari a 9.087 imprese registrate all’apposito Albo, delle quali 8.983 attive (98,86%). I settori prevalenti nel comparto sono le Costruzioni con 3.154 imprese (34,7% del totale imprese artigiane), seguite dalle Attività Manifatturiere con 1.894 imprese (20,8% la quota) e dalle Altre attività di servizi (1.617) corrispondenti al 17,8% dell’universo artigiano.

LE IMPRESE STRANIERE – Come di consueto, anche in questa rilevazione, le imprese straniere mostrano una elevata vivacità in termini di crescita demografica; tali realtà rappresentano ormai una componente di rilievo per l’imprenditoria italiana, anche se su base provinciale, pur annoverando oltre 4mila unità, non hanno la rilevanza che si evidenza su scala nazionale e regionale: 7% la quota sull’intero tessuto produttivo locale, a fronte del 9% in Italia e dell’11% nel Lazio.
Il saldo del trimestre è positivo per 93 unità in più, per un corrispondente tasso di sviluppo su base trimestrale dello +2,32%, in linea con le analoghe risultanze riferite al II trimestre 2015 (+2,37%).
Ma, al di là della incidenza percentuale sul totale delle imprese operanti sui vari territori, l’aspetto che più si evidenzia è quello relativo ai tassi di crescita che per le imprese straniere sono di gran lunga superiori a quelli riscontrati per le realtà italiane; inoltre, il differenziale a livello locale è ancor più marcato rispetto alle aggregazioni territoriali superiori.

Tralasciando le attività economiche meno significative in termini di numerosità delle imprese, i settori nei quali si sono evidenziati i valori di crescita maggiori sono, in primis i servizi alle imprese (in prevalenza volantinaggio e affissione dei manifesti, nonché cura e manutenzione del paesaggio e attività di pulizia); a seguire l’agricoltura in decisa accelerazione rispetto alle risultanze riferite al medesimo periodo dell’anno precedente.

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