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TAGLI ALLA CULTURA
L’assessore Bianchi “bacchetta” la Regione

Fabio Bianchi

LATINA – Da Roma e più precisamente dalla Regione Lazio continuano ad arrivare notizie poco piacevoli per la provincia di Latina. Questa volta ad essere penalizzato fortemente e in maniera ingiustificata è il settore della Cultura con riferimento ai fondi previsti dalla Legge Regionale 42/97 Piano annuale per l’esercizio finanziario 2011 per i Beni e i Servizi culturali (biblioteche, musei e archivi storici). Come sempre la Regione aveva affidato all’assessorato provinciale al ramo il compito di indicare le somme utili a garantire un efficiente e adeguato servizio delle strutture bibliotecarie, museali e archivistiche del nostro territorio e anche qui, come sempre, l’ass. Bianchi si era assunto l’onere di promuovere incontri con tutti i soggetti interessati raccogliendone le esigenze e le richieste. Sembrava che tutto dovesse procedere secondo consuetudine quando, nei giorni scorsi, una lettera a firma dell’assessore regionale Fabiana Santini comunicava che nell’ambito dell’approvazione del Piano annuale 2011 “per necessità di bilancio si è dovuto procedere a una  rimodulazione degli importi precedentemente assegnati e ripartiti”. Tradotto in soldoni tutto ciò vuole dire una batosta per biblioteche, musei e archivi della provincia di Latina: a fronte infatti dei 313.651,53 euro richiesti la Regione ha  deciso di trasferire solo 148.495,10 euro con un taglio di ben 165.156,43 euro. Ancora più drastico e insostenibile il taglio dei fondi relativi ai trasferimenti a Province, Comuni e Comunità Montane relativi alla Legge regionale 6.8.99 riguardante “ogni azione diretta alla salvaguardia, alla conservazione, alla valorizzazione ed alla gestione dei beni d’interesse archeologico, architettonico, storico, artistico, archivistico, librario, audiovisivo”. Qui a fronte di una richiesta di 496.800 euro la somma messa a disposizione sarà di soli 124.200 euro con un taglio di ben 372.600.00 euro. L’assessore provinciale Fabio Bianchi è ovviamente e comprensibilmente amareggiato. “Ancora una volta – dice – Roma penalizza fortemente il resto della regione Lazio. Avevamo per tempo avviato tutta una serie di consultazioni con i Comuni e gli altri soggetti interessati al fine di arrivare a formulare proposte valide e attente anche al momento di crisi in cui versa il Paese. Non ci aspettavamo però che tutto questo nostro lavoro venisse vanificato in maniera così brutale e inaccettabile, senza nessun preventivo confronto. Dalla Regione ci invitano a rimodulare il Piano 2011 sulla base delle risorse effettivamente stanziate, sinceramente credo che a questo punto sia compito della Regione assumersi questo incarico con tutte le responsabilità che essa avrà nei confronti dei soggetti interessati. Da parte a mia mi sto già attivando per avviare tutta una serie di incontri con i Comuni della provincia per metterli al corrente di questa censurabile decisione regionale che suona come campane a morto per biblioteche, musei e archivi storici del territorio pontino ”.

 Riceviamo e pubblichiamo dall’assessore Fabio Bianchi

 

 

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