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“Basta sofferenze, sono intollerabili”. Nuovo appello per Roberto Berardi

Il Senatore Manconi presenta un esposto alla magistratura sul caso dell'imprenditore di Latina

berardi foto shockLATINA – «Le sofferenze patite da Roberto Berardi, l’imprenditore italiano recluso da oltre un anno e mezzo in Guinea Equatoriale in condizioni disumane, non sono più tollerabili e devono cessare immediatamente». È quanto dichiara in una nota il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani di Palazzo Madama che ha presentato un esposto alla procura di Roma sul caso. «Venerdì 20 giugno scorso, insieme a Rossella Palumbo, moglie di Berardi, ho incontrato l’Ambasciatore della Guinea Equatoriale a Roma Obono ‘Ndong – aggiunge Manconi – la quale ha confermato la chiara disponibilità del presidente Obiang a concedere la grazia. In quell’occasione abbiamo chiesto garanzie sulle condizioni di salute di Roberto Berardi ma dal carcere di Bata, dove Berardi è rinchiuso in isolamento dal dicembre scorso, arrivano notizie preoccupanti: negli ultimi giorni pare che le condizioni di detenzione di Berardi si siano inasprite: gli è stata diminuita la quantità dell’unico pasto della giornata e non gli è stato permesso di ricevere cibo dall’esterno, cibo che Berardi poteva procurarsi grazie ai soldi che la famiglia riusciva a inviargli e che è necessario alla sua sopravvivenza. Dopo l’annuncio della grazia da parte del Presidente Obiang a Bruxelles lo scorso 1 aprile, la situazione di Berardi sembrava avviata a soluzione, ma passati più di due mesi, la grazia non è stata ancora concessa. Queste notizie ancora più urgente intensificare le iniziative messe in campo per riportare a casa il nostro connazionale, uno dei 3.300 italiani detenuti in carceri straniere, e su questo presenterò una nuova interrogazione urgente». «Ho deciso inoltre, avuta conferma che le condizioni di Berardi lungi dal migliorare vengono aggravate – conclude Manconi – di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma affinchè la magistratura italiana voglia compiere i passi necessari per accertare che ai danni di Berardi non siano commessi gravi reati e, più in generale, non vengano violati i suoi fondamentali diritti umani».

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