ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

Scarichi fuorilegge nei cantieri navali del Golfo, i controlli della Guardia Costiera

Caccia agli inquinanti, verifiche suppletive in tredici strutture

Guardia CostieraGAETA – Dopo le strutture sanitarie è toccato ai cantieri navali. La Capitaneria di porto di Gaeta e la Polizia Provinciale di Latina su delega della Procura della Repubblica di Cassino proseguono i controlli a caccia di fonti di inquinamento del Golfo.

I militari hanno fatto visita a tutte le attività cantieristiche presenti nell’area dei comuni di Gaeta e Formia, controllando scarichi di reflui inquinanti e verificando la corretta gestione dei rifiuti speciali prodotti dalle lavorazioni dei cantieri navali. “In base a quanto riscontrato dai sopralluoghi effettuati – è il bilancio della Guardia costiera –  in 13 cantieri navali operanti sul territorio sono emersi diversi profili che hanno richiesto approfondimenti più dettagliati. Un primo screening ha riguardato lo smaltimento sia delle acque meteoriche di prima pioggia che di quelle relative alle lavorazioni industriali che, secondo le norme in materia ambientale, devono essere immesse all’interno di impianti di trattamento prima dell’immissione in mare. Diverse strutture, pur in presenza dei previsti impianti, in qualche caso non in funzione al momento dei sopralluoghi, sono risultate prive dei necessari provvedimenti amministrativi di autorizzazione allo scarico in mare. In alcuni casi è stata accertato anche lo scarico diretto, non autorizzato, nella pubblica fognatura di reflui provenienti da lavorazioni industriali. Particolare attenzione è stata prestata alle modalità di trattamento, e quindi alle fasi di stoccaggio e smaltimento, dei rifiuti speciali prodotti nei siti industriali. In qualche caso è stato riscontrato lo sversamento, in modo incontrollato, di rifiuti pericolosi e non, riconducibili ad attività di lavorazione cantieristica, direttamente sul nudo terreno”. Si tratta di fonti di potenziale inquinamento del mare.

L’attività è stata condotta su delega del Procuratore della Repubblica di Cassino, dott. Mario Mercone, e mira ad individuare tutti i potenziali fattori di inquinamento che finiscono per danneggiare la salute umana e l’ecosistema in genere.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto