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Vitalizi in Regione, approvato il taglio. Aumenta l’età per l’assegno

Risparmio di 5 milioni, un quarto della scandalosa spesa annuale

Il palazzo della Regione Lazio

Il palazzo della Regione Lazio

LATINA –  Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato all’unanimità la norma che taglia i vitalizi per i consiglieri delle passate legislature. Alla fine hanno votato a favore anche i consiglieri del M5S che chiedevano tagli più drastici. Le disposizioni, contenute in un subemendamento alla proposta di legge 184 presentato dall’ufficio di presidenza della Pisana e da quasi tutti i capigruppo, permetteranno un risparmio di circa 5 milioni di euro l’anno, un quarto di quanto si è speso finora per i vitalizi.

L’ETA’ – Viene elevata a 65 anni (e non più a 50) l’età in cui iniziare a ricevere il vitalizio. Per chi già ne percepisce uno, viene istituito un contributo di solidarietà triennale articolato in quattro scaglioni, ognuno con crescenti e progressive aliquote (dall’8% al 17% sulla cifra lorda), che vengono a loro volta maggiorate del 40% in caso di cumulo di vitalizi (per esempio: quello regionale più quello parlamentare). Chi gode di un doppio vitalizio potrà inoltre rinunciare a quello regionale, vedendosi restituiti i contributi versati. Per tre anni, inoltre, sarà bloccato l’adeguamento Istat.

La norma colpisce i consiglieri delle legislature passate, perché la legge 4/2013 già dispone che gli eletti della corrente X legislatura non ricevano il vitalizio. Gli attuali consiglieri, se di prima nomina, potranno chiedere la restituzione anticipata dei contributi previdenziali già versati dall’inizio della legislatura a oggi.

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