TERRACINA – Sul balcone con una corda con nodo scorsoio al collo ha minacciato di gettarsi nel vuoto: un ex commerciante di 67 anni di Terracina, C.I. queste le sue iniziali, ha reagito così all’esecuzione forzata per il rilascio dell’immobile in via Tripoli, emessa dal Tribunale Sezione distaccata di Terracina e già rinviata in precedenti occasioni.
L’episodio è avvenuto oggi, quando l’uomo alla vista dell’ufficiale giudiziario, nel tentativo di rinviare lo sfratto, ha mostrato una tanica piena di benzina e un accendino, dicendo che avrebbe dato fuoco a 12 bottiglie contenenti benzina che aveva sistemato sul balcone e alla porta d’ingresso, anche questa cosparsa di liquido infiammabile. I poliziotti per evitare un possibile incendio ai danni anche delle altre abitazioni hanno immediatamente evacuato la palazzina.
Momenti di grande tensione, in casa oltre al 67enne c’era anche la moglie e una figlia con delle gravi disabilità. Per calmare C.I. gli agenti di polizia si sono introdotti all’interno di un altro appartamento dello stabile e sono riusciti a intrattenere l’uomo da un balcone vicino, parlandogli e cercando di calmarlo. Intanto l’arrivo del legale del 67enne ha permesso alla situazione di distendersi, l’esecuzione è stata infatti, rinviata al prossimo 30 settembre. Una volta entrati nell’abitazione gli agenti e l’avvocato hanno convinto l’uomo a togliersi il cappio intorno al collo, e pian piano a trasportare all’esterno la tanica di benzina e le 12 bottiglie incendiarie, alcune delle quali rinvenute anche in altre camere dell’abitazione.
