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sanità

Percorso nascita: progetto pilota al Goretti. Ambulatorio a conduzione ostetrica

L'iniziativa per le gravidanze a basso rischio sarà avviata nel mese di ottobre. Trecento le gestanti seguite nella fase sperimentale

Il manager della Asl Michele Caporossi

Il manager della Asl Michele Caporossi

LATINA – Un ambulatorio a conduzione ostetrica delle gravidanze a basso rischio con la presa in carico di circa 300 gestanti nella fase sperimentale. E’ il progetto pilota che verrà adottato nel punto nascita di Latina dal prossimo ottobre, e sarà supportato da un’adeguata formazione del personale e azioni di diffusione delle informazioni sull’accoglienza delle gestanti e attività di assistenza durante la gravidanza, il parto e puerperio.

“Con questo nuovo progetto avviamo un nuovo modello di presa in carico delle gestanti” ha detto il direttore generale dell’Asl di Latina Michele Caporossi. Ieri la Direzione Generale insieme al Reparto di Ostetricia dell’Ospedale S.M. Goretti di Latina e la Formazione e Comunicazione aziendale, in collaborazione con il Collegio provinciale Ostetriche di Latina, ha organizzato la prima conferenza aperta alla popolazione sul tema dei diritti delle donne e l’efficacia del Percorso nascita.

L’importanza di un confronto sul tema nasce dall’urgenza di rispondere efficacemente ai bisogni di una provincia che vede ogni anno più di 4 mila nascite, assistite dai servizi consultoriali e dai punti nascita ospedalieri, che hanno visto una profonda riorganizzazione nell’ultimo decennio, imposta dall’esigenza di rendere sostenibile ed efficace l’assistenza del Percorso nascita. La Direzione Generale dell’Asl di Latina può vantare, fino ad ora, di aver messo a segno diversi risultati positivi. Fra questi: la qualità dell’assistenza al parto dell’ospedale di Latina, confermato anche per il 2014 punto nascita benchmarking dal Programma di valutazione degli esiti della regione Lazio, per l’appropriato ricorso al taglio cesareo; l’aver licenziato prima fra tutte la Carta dei Servizi del Percorso nascita aziendale; il riconoscimento fino a tutto il 2015 di 2 Bollini Rosa per l’ospedale di Latina, da parte dell’Osservatorio nazionale salute della donna (ONDA) del Ministero della salute e il Dipartimento Pari Opportunità.
Ora l’obiettivo – spiegano le ostetriche – è continuare a perseguire il miglioramento dei servizi, rendendoli capaci di rispondere efficacemente alle sfide di una domanda sempre mutevole e di qualità, proveniente anche dall’ondata migratoria alla quale assistiamo, sapendo che è necessario ridisegnare costantemente l’organizzazione e le strategie di assistenza, a breve e medio termine.

L’introduzione a cura del Direttore Generale dell’Asl di Latina, Michele Caporossi ha posto l’accento sul concetto di gravidanza come un evento fisiologico e naturale per la donna e la famiglia e non come una malattia come spesso invece viene visto dalle gestanti. Ciò determina, spesso, un eccesso di medicalizzazione a cui bisogna contrapporre un percorso sicuro e naturale che preveda corsi di preparazione al parto e di allattamento, e procedure di controllo del dolore durante il travaglio. Ne risulta la necessità di riorientare i servizi in tale prospettiva con l’introduzione di modelli di presa in carico proceduralizzati , come l’ambulatorio di assistenza a basso rischio a conduzione ostetrica.

Il direttore del Punto nascita di Latina, Francesco Maneschi, la Presidente del Collegio Ostetriche di Latina, Marilisa Coluzzi, insieme alla responsabile Formazione e Comunicazione Asl Latina, Assunta Lombardi, hanno illustrato l’attuale percorso nascita provinciale, e hanno presentato le nuove strategie previste dalla nuova direzione aziendale per migliorare l’appropriatezza del percorso nascita puntando l’attenzione alla loro sostenibilità.

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