LATINA – Tornano in libertà i tre ultras del Latina arrestati sabato prima della partita Latina-Livorno, intercettati dalla Digos mentre stavano preparando un agguato ai tifosi toscani che stavano arrivando al Francioni. Il giudice ha disposto soltanto per un imputato come misura restrittiva gli obblighi di firma per tre volte a settimana, per gli altri due tifosi, entrambi incensurati, il giudice ha disposto la completa libertà. Nel corso dell’operazione la polizia aveva sequstrato dieci baston. Le indagini della Digos intanto proseguono.
La spedizione punitiva contro i tifosi del Livorno organizzata sabato e sventata grazie alla telefonata di un cittadino alla centrale operativa delle forze dell’ordine, doveva vendicare l’aggressione subita da quattro tifosi nerazzurri il 15 settembre dello scorso anno. Dieci mazze ferrate erano pronte per l’agguato che ha portato all’arresto di tre ultras del Latina. L’accoglienza era stata condita anche con altri simboli disegnati a terrà con le bombolette spray all’ingresso del settore ospiti, croci celtiche e offese, coperte a tempo di record.
IL PROCESSO – Gli arrestati comparsi oggi in Tribunale per il processo direttissimo, sono: Renato Capozzi di 46 anni, già raggiunto da un daspo. Arrestati con l’accusa di porto abusivo di arma anche Lorenzo Avvisati e Alessandro Ruggiero di 18 e 26 anni, mentre un quarto ultras anche lui di 26 anni è stato denunciato. Al vaglio anche la posizione di altri tifosi la cui auto era stata usata – sempre secondo il racconto di un testimone – per caricare le spranghe.
LA CRONACA DI SABATO – Poco prima dell’incontro di calcio Latina-Livorno, verso le 14 una telefonata anonima al 112 segna nei pressi del Centro Morbella, un gruppo di 10 giovani, tutti incappucciati intenti mentre prelevano mazze ferrate dal bagagliaio di un’auto. All’arrivo delle forze di polizia la macchina si dilegua mentre alcuni giovani bloccati vengono portati in Questura. Secondo gli investigatori il gruppo stava preparando un agguato ai tifosi del Livorno. Tre in tutto le persone arrestate e una denunciata, tra i reati contestati violazione del Daspo e porto di “strumenti atti ad offendere nel corso di manifestazioni sportive”. Mentre le responsabilità di altri soggetti sono tuttora al vaglio della Digos.
Gli agenti hanno sequestrato 10 mazze ferrate. Al momento sono in corso anche gli accertamenti su eventuali responsabilità del proprietario della vettura, una Fiat Punto di colore avana, rintracciata e fermata all’altezza di palazzo M da un pattuglia dei carabinieri. I servizi di ordine pubblico disposti hanno assicurato il regolare svolgimento dell’incontro e le operazioni di deflusso e di ripartenza dei tifosi ospiti si sono svolte senza alcuna criticità. In segno di protesta in curva quando si è sparsa la notizia i tifosi del Latina hanno tolto gli striscioni, anche in gradinata è accaduta la stessa cosa. Tra le due tifoserie – lo ricordiamo – c’è una forte rivalità anche per la diversa connotazione politica, risale allo scorso settembre l’aggressione a un tifoso del Latina in trasferta, all’interno di un bar da parte di un gruppo di tifosi del Livorno.
