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Coletta nella top ten dei sindaci: il 60% degli intervistati lo voterebbe di nuovo

Il sindaco: "Grande soddisfazione". Il centrodestra: "Ha perso il 15% di gradimento rispetto a 4 anni fa"

LATINA – “Una grande soddisfazione scoprire di essere nella top ten dei Sindaci secondo l’indice di gradimento del Sole 24ore. Ringrazio i cittadini, ora a testa bassa in questo ultimo miglio per raccogliere quanto seminato dopo 4 anni di duro lavoro di bonifica”. Così il sindaco di Latina Damiano Coletta ha commentato la notizia dell’ingresso nella Top ten dei primi cittadini d’Italia, in 9° posizione, con interviste effettuate nel mese di giugno 2020. Il 60% dei cittadini – secondo il sondaggio eseguito dal giornale economico –  ha risposto che voterebbe di nuovo Damiano Coletta anche se il valore assoluto cambia rispetto al ballottaggio 2016 quando vinse la competizione elettorale: -15% al termine dei primi 4 anni, mentre si discute sulla ricandidatura e sul “campo largo”. Resta comunque un dato: non era mai accaduto prima, nemmeno ai predecessori più votati.

“Non comprendiamo la soddisfazione di Damiano Coletta rispetto alla classifica Governance Poll del Sole 24 Ore dal momento che ha perso il 15% di gradimento rispetto a 4 anni fa. E’ tra i tre sindaci italiani col risultato peggiore. Nonostante questo riteniamo che questa classifica è comunque troppo generosa nei confronti di Coletta – affermano in una nota i consiglieri comunali del Centrodestra di Latina – La sua gestione della città è sotto gli occhi di tutti. Addirittura apprendiamo che ora, dopo 4 anni, Coletta parla di un piano strategico per la città a cui starebbe lavorando. E cosa ha fatto in questi 4 anni? Coletta, da abile ex calciatore, butta la palla in tribuna per prendere tempo. Ma il tempo sta scadendo e i cittadini, il prossimo anno, chiariranno quale sia il vero gradimento di Coletta”.

Vedere così in alto il gradimento del Sindaco Coletta nella classifica annuale Governance Poll realizzata da “il Sole 24 Ore” è un motivo di grande soddisfazione per Latina. Da anni non succedeva e non è un caso – commenta Giorgio de Marchis del Pd – . La maggioranza silenziosa dei cittadini di Latina ha compreso lo sforzo di cambiamento in atto, ha capito il cambio radicale, probabilmente aspetta risultati tangibili sul decoro urbano, sul rilancio urbanistico, sul moglioramento dei servizi ma è pronta a rinnovare la fiducia al Sindaco per la prossima legislatura. La strada che ci separa dalle elezioni è ancora lunga, però la voglia delle persone di continuare sulla strada del cambiamento è inalterata. Come in tutti i campionati di calcio la squadra va sempre rafforzata per coltivare le ambizioni nella stagione successiva. Le polemiche intorno al -15% rispetto al ballottaggio delle elezioni precedenti sono un insulto alla politilogia ed alla scienza elettorale e, comunque, nel 2020 si ripartirà dal primo di turno ed il 60% di gradimento è davvero tanto”.

Il sondaggio Governance poll 2020 pubblicato ieri sul Sole 24 Ore conferma l’ottimo lavoro svolto in questi anni dal sindaco di Latina, Damiano Coletta, che si posiziona al nono posto in una graduatoria che ha preso in considerazione il gradimento di 105 sindaci d’Italia”. E’ il commento di Italia in Comune.  “Quella di Coletta è la dimostrazione che il lavoro serio e competente, portato avanti in una città uscita da anni complicati, può essere un modello vincente da applicare anche a livello nazionale. Italia in Comune, di cui Damiano Coletta è vice presidente, esprime soddisfazione per i risultati ottenuti dalla sua giunta comunale e in vista delle elezioni comunali che si terranno il prossimo anno si augura di poter bissare il successo ottenuto nel 2016, per completare il lavoro di risanamento e di rilancio di un territorio uscito distrutto da anni di malgoverno della destra. In un momento difficile per il Paese, con la crisi economica aggravata dal Covid-19, il rilancio può partire solo attraverso una gestione dei territori che punti sul civismo e sulla competenza per valorizzare le comunità locali”, conclude la nota di Italia in Comune.

 

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