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Covid, Aprilia da record: 423 positivi attivi in città, sospesi tre medici di base no-vax

Il sindaco Terra: "Situazione critica, qui campagna vaccinale sotto la media nazionale"

APRILIA – Ad Aprilia tre medici di base no-vax sono stati sospesi dal servizio. Hanno rifiutato la vaccinazione e non avendo fornito spiegazioni valide, la Asl di Latina applicando la legge ha preso la sua decisione con effetto immediato. Non potranno esercitare per il momento fino al 31 dicembre. Un problema che si ripercuote sul servizio sanitario soprattutto in un momento in cui c’è carenza di medici di medicina generale nel nord pontino e sono in aumento i casi di covid.

E’ stato il sindaco Antonio Terra a fare il punto della situazione che desta allarme: “Il numero dei contagiati ad Aprilia continua a crescere. Ad oggi sono 423 i cittadini positivi al Coronavirus in Città”, spiega in una nota. 

“Si tratta di una situazione critica – commenta il Sindaco Antonio Terra – che desta una certa preoccupazione anche alle autorità sanitarie. Sicuramente è segno che la battaglia contro il Covid19 è tutt’altro che conclusa. E che occorre ancora prestare la massima attenzione e proseguire con forza nella campagna vaccinale. Qui ad Aprilia, i dati della ASL confermano che la percentuale di persone vaccinate è sotto la media nazionale. Dobbiamo proseguire con coraggio: al momento il vaccino insieme alle norme di buon senso e al rispetto delle disposizioni delle autorità sanitarie rimangono le uniche risorse che abbiamo per frenare un’ulteriore crescita dei contagi. Confido nel senso di responsabilità degli apriliani”.

Una nota della ASL inviata questa mattina al Comune vengono confermate le principali indicazioni di sicurezza alla cittadinanza: le autorità sanitarie raccomandano il vaccino antiCovid per tutti i cittadini sopra i 12 anni e il vaccino anti-influenzale per la popolazione over60; ricordano di portare sempre con sé le mascherine e di indossarle (coprendo naso, bocca e mento) nei luoghi al chiuso e dove non è possibile garantire il distanziamento minimo interpersonale; invitano a rispettare il distanziamento di sicurezza di almeno 1 metro, a lavare spesso le mani con sapone, a evitare luoghi affollati o chiusi con scarsa ventilazione, a evitare abbracci e strette di mano, a garantire una buona ventilazione in ambienti chiusi, a casa o in ufficio, a starnutire e tossire in un fazzoletto, avendo la massima cura di smaltirlo in modo appropriato, ad evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri e a evitare di toccarsi naso, occhi e bocca con le mani.

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