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crisi cooperative

Karibu’ e Aid, incontro in Prefettura a Latina

La Uiltucs: "Chiediamo garanzie per i lavoratori. Il Prefetto ci ha ascoltato"

LATINA – Si è svolto oggi, su richiesta della Uiltucs di Latina, un incontro con il Prefetto di Latina Maurizio Falco, con l’obiettivo di risolvere le ricadute sui livelli occupazionali della coop Karibù e Consorzio Aid. La Uiltucs ha spiegato quali sono le attuali criticità e l’impatto sociale che deriverebbe dalla non occupazione delle maestranze appartenenti agli affidamenti ex Coop Karibù e AID. A questo si aggiunge l’emergenza già in atto riguardante la mancata corresponsione dei salari per le numerose maestranze costrette ad incardinare la nota vertenza. Il Prefetto si è reso disponibile a farsi garante del buon andamento della procedura di affidamento pubblico. La Uiltuc chiede che vengano tutelati tutti i lavoratori appartenenti a ciascuna stazione appaltante, per evitare l’impatto sociale della perdita del posto di lavoro, il salario maturato e non versato e i livelli occupazionali. Ovviamente si chiede anche un incontro con i soggetti affidatari dei servizi e con le associazioni datoriali rappresentative del Comparto.

“Come Uiltucs Latina – spiega Gianfranco Cartisano, segretario del comparto – oltre alle problematiche causate dalla Coop Karibu e AID abbiamo la necessità di rispristinare e sensibilizzare un modello di politiche nel settore dell’accoglienza ed integrazione diverso, virtuoso e soprattutto dignitoso per i lavoratori, il settore le cooperative i soggetti che gestiscono i progetti possono e debbono tener conto di questa forza lavoro devastata da una cattiva gestione. I lavoratori devono essere ricollocati nel settore e ognuno per il proprio ruolo deve fare la sua parte, lo spazio occupazionale esiste. Chiediamo un tavolo istituzionale con tutte le parti del comparto accoglienza che deve servire a voltare una brutta pagina della nostra Provincia. L’obiettivo è ricollocare i veri addetti dell’accoglienza e dell’integrazione i soli che hanno gestito con professionalità ed hanno pagato il prezzo più alto della cattiva gestione delle cooperative”.

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