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cronaca

Aprilia, molotov contro la Multiservizi e minacce al sindaco Principi

Il primo cittadino ha già presentato una denuncia

APRILIA – Grave atto intimidatorio la scorsa notte ai danni del sindaco di Aprilia Lanfranco Principi. Qualcuno ha scagliato una bottiglia incendiaria verso l’ingresso dell’Azienda Municipalizzata Aprilia Multiservizi e lasciato una scritta sul muro della sede che lasciano intendere in maniera chiara il movente del gesto. La scritta recita: “Principi avevi promesso. Via i testimoni”. Una scritta anche contro il Collegio dei liquidatori che guida l’azienda speciale che è in stato di liquidazione dal 2017.
Il Primo Cittadino ha già sporto denuncia verso ignoti e fornito ai carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia tutte le informazioni utili per poter fare chiarezza sulle motivazioni del gesto e per agevolare il lavoro dei militari, al lavoro per stringere il cerchio intorno ai responsabili.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco di Aprilia e i Carabinieri del reparto territoriale, che hanno avviato le indagini per risalire all’autore delle minacce di fuoco nei confronti del primo cittadino e dei vertici della municipalizzata del Comune.

“Come amministrazione non possiamo che condannare un gesto vile e sconsiderato – commenta il Sindaco – che nasce dalla volontà forse di gettare un’ombra, forse addirittura deviare le azioni amministrative poste in essere al solo scopo di risanare l’azienda e agire per renderla un fiore all’occhiello. Confido nell’operato dei carabinieri di Aprilia e del loro comandante, il tenente colonello Paolo Guida, già al lavoro per fare chiarezza su quanto accaduto. Mi sento di esprimere solidarietà nei confronti dei liquidatori della municipalizzata, ancora una volta finiti nel mirino per il solo fatto di aver svolto il proprio lavoro sempre con correttezza, serietà e imparzialità. Da parte mia mi sento di dire che l’amministrazione non ha intenzione di arretrare di un millimetro rispetto alle decisioni prese per garantire il bene della collettività. Le pressioni psicologiche e le minacce non serviranno ora né mai a deviarci dal percorso intrapreso per il bene della città”.

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