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Latina al 62° posto nella classifica che premia i comuni “ciclabili”

ROMA – Latina non va in bicicletta. A dirlo sono i dati di Legambiente Lazio. La provincia, infatti si posiziona al 62° posto nella classifica che premia i Comuni italiani più virtuosi nel favorire la mobilità ciclabile, con 10 chilometri di pista ciclabile . «Al di là di interventi spot e opere spesso non inserite in un piano organico di itinerari messi in rete, preoccupa la strage silenziosa che si consuma ogni giorno sulle strade con sempre più ciclisti vittime di incidenti che denotano l’assoluta assenza di una cultura diffusa di rispetto verso il piccolo mezzo ecologico e verso coloro che, nonostante tutto, si ostinano a pedalare in città». È quanto afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, commentando il rapporto “L’a-bici – Numeri, idee, proposte sulla mobilità ciclabili” diffuso da Legambiente alla vigilia di ExpoBici, in programma dal 18 al 20 settembre a PadovaFiere. Per il rapporto è stato elaborato l’indice di ciclo- pedonalità, un nuovo parametro che misura quanto hanno lavorato gli amministratori locali per integrare i mezzi di spostamento all’interno del territorio.

Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio

«Per rendere davvero la bicicletta un sistema di trasporto alternativo è necessario non solo implementare il numero delle piste e dei percorsi ciclabili, ma anche migliorare la fruibilità di quelle già esistenti: non servono super-piste, ma collegamenti che favoriscano gli spostamenti reali verso i poli di attrazione dei quartieri – aggiunge Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio – e una manutenzione costante dei tracciati per evitare che il degrado li renda presto impraticabili. Accanto alle ciclabili, necessarie sui grandi assi urbani di scorrimento, occorre attuare interventi adeguati per rendere possibile su tutta la viabilità secondaria una felice coabitazione di mezzi diversi: piedi, pedali e motori. Roma e tutti i capoluoghi e le grandi città del Lazio devono essere attrezzati con una serie di servizi dedicati, come strutture porta-biciclette con meccanismo di sicurezza, per favorire al massimo l’intermodalità con l’alternanza dell’uso delle due ruote con i mezzi pubblici. Su questo anche la Regione Lazio può avere un nuovo ruolo importante, programmando investimenti  con Province e Comuni in questa direzione».

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