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il video agghiacciante

Anziana picchiata e chiusa in gabbia nella casa di riposo, sette arresti a Sezze, Roccagorga e Maenza

Il Nas dei carabinieri sequestra la struttura a Roccagorga

LATINA –  Si è conclusa oggi con l’esecuzione di 7 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari  eseguite nei confronti del titolare e di una casa per anziani, della moglie di quest’ultimo e di 5 operatrici socio sanitarie residenti tra Roccagorga, Maenza e Sezze l’operazione Gabbia condotta dal NAS dei Carabinieri di Latina. “L’indagine  – spiegano i militari  –  ha posto fine a una prolungata serie di maltrattamenti e sequestro di persona perpetrati ai danni di un’anziana ospite della citata struttura ricettiva”.

IN GABBIA – La donna  era stata più volte chiusa a chiave all’interno della propria stanza, priva di servizi igienici.  Era stata anche schiaffeggiata, strattonata e pesantemente ingiuriata. Ma soprattutto veniva legata al letto che era stato chiuso con sbarre di ferro longitudinali ed era diventato per la povera anziana non autosufficiente, una vera e propria gabbia. Terribile, agghiacciante. Insopportabile solo a sentirlo, figuriamoci a viverlo.

Le immagini del video raccontano tutto, una vicenda venuta alla luce con la denuncia dei familiari ad agosto scorso. Sono cominciate le intercettazioni telefoniche e ambientali e le riprese audio-video. A compiere le violenze era lo stesso titolare e le operatrici della Comunità Alloggio per Anziani.

L’attività del NAS Carabinieri si è svolta sotto la direzione e il coordinamento della Procura della Repubblica di Latina, nella persona del Sostituto Procuratore della Repubblica, Dott.ssa Simona Gentile. le ordinanze eseguite oggi sono state emesse dal G.I.P. del Tribunale di Latina,  Pierpaolo Bortone, che ha  disposto anche il sequestro della casa per anziani.

“Il caso sottolinea ancora una volta la necessità di rivedere la normativa sull’attività autorizzativa e dei controlli. L’anziana infatti non era autosufficiente, non doveva stare in quella struttura ma piuttosto in una RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) con personale medico ed infermieristico. Le norme che regolano le Case di Riposo e le Comunità alloggio devono essere ridisegnate in maniera più stringente e per questi motivi porteremo a breve una modifica delle normative”. Lo affermano in una nota congiunta gli assessori regionali alla Sanità e l’Integrazione Socio-sanitaria, Alessio D’Amato e alle Politiche Sociali, Alessandra Troncarelli.

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