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LATINA – La pioggia battente di ieri pomeriggio ha causato allagamenti e black out nel capoluogo pontino, letteralmente messo in ginocchio. Ma i danni più seri sono quelli registrati all’ospedale Goretti dove sono fuori uso due reparti essenziali: Radiologia e Medicina Nucleare.
Nei bunker circa 70-80 pazienti malati di tumore ogni giorni fanno la radioterapia, o si sottopongono alla Pet (la tomografia a emissione di positroni, un esame diagnostico altamente avanzato che fornisce bioimmagini del corpo). Un vero disastro: è infatti nei sottorranei del nosocomio, allagati ieri in alcuni punti fino a 50 centimetri, che si trovano la nuovissima apparecchiatura diagnostica e i due acceleratori lineari di cui è dotato il Goretti. Per verificare le condizioni della prima che si trova in medicina nucleare sono stati chiamati già ieri i tecnici specializzati che nelle prossime ore daranno il responso. peggio per gli acceleratori che andranno controllati scheda per scheda. Quello che è certo, è che per oggi i malati non potranno effettuare le terapie e lo stesso avverrà con ogni probabilità anche nei prossimi giorni. 
I danni più gravi si sono prodotti proprio in radiologia: a stare ai primi racconti, l’unica cosa che ha retto è la porta stagna del Goretti, per il resto acqua entrava dai battiscopa, si è infiltrata dall’ingresso fin nel reparto, ma soprattutto è uscita dai tombini, che non hanno tenuto, inondando di fango le stanze. A terra, sommersi, i gruppi che alimentano gli acceleratori, bagnati i computer che programmano le costosissime apparecchiature. Le pompe di drenaggio non hanno funzionato.
E tanti sono stati i danni causati dall’acqua: a Latina, impraticabile l’incrocio tra Viale Michelangelo e la circonvallazione. Ieri pomeriggio, dopo un’ora di temporale, Corso della Repubblica era un fiume. Ma le zone più colpite in città sono state in particolare Gionchetto, Via Ezio (dove si trova la Procura della Repubblica) la zona alle spalle del Tribunale e Campo Boario. Emergenza in Via Oslavia, via Legnano e in Via Tiziano che è stata chiusa quando l’acqua ha raggiunto i 40 centimetri.
Diversi i black out registrati. La corrente elettrica è mancata perché le colonnine dell’Enel sono finite letteralmente sott’acqua.
