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17-18-19 maggio

Teatro al Castello di Sermoneta, tre spettacoli (sostenibili) alla Corte dei Caetani

Pernarella: "L’arte e la cultura sono la sola possibilità che abbiamo di illuminare di luce nuova quello che abbiamo intorno"

SERMONETA –  Teatro (sostenibile) al Castello Caetani di Sermoneta. Dopo il reading della Scuola Holden al Giardino di Ninfa,  la rassegna Alla Corte dei Caetani nata dalla collaborazione tra la Fondazione Roffredo Caetani, il Teatro Fellini di Pontinia e la Festa del Teatro Eco Logico di Stromboli, si trasferisce in un altro dei luoghi storici che fecero da sfondo alla vita dei discendenti della Casata.

Si parte domani, 17 maggio con lo spettacolo “Amleto in prova”, mentre  il 18 e 19 maggio sarà in scena “Aminta”, entrambe per la regia di Alessandro Fabrizi. L’orario previsto è pomeridiano, alle 18: “La festa del Teatro Ecologico, e questo è il motivo per cui con il Giardino di Ninfa abbiamo avviato questa collaborazione, è uno dei primi festival ecosostenibili, i suoi spettacoli non prevedono allestimento tecnico, sono sempre con illuminazione naturale e offrono la possibilità di godere dell’ambiente”, spiega il direttore artistico della rassegna Clemente Pernarella che sarà anche in scena come attore.   

“Una novità ed una sfida certamente lo spazio del Castello Caetani, sfida accolta volentieri con la fiducia nella stessa idea che ha sempre guidato il nostro agire nel territorio: l’arte e la cultura sono la sola possibilità che abbiamo di stringere legami sociali forti e illuminare di luce nuova quello che abbiamo intorno – sottolinea Pernarella – ci appartiene e che troppo spesso sottovalutiamo”.

Lo spettacolo del 19 maggio sarà preceduto alle ore 10 da un seminario ad ingresso gratuito su prenotazione dal titolo “La voce naturale”: dimostrazione di lavoro per introdurre il Metodo Linklater per Voce e Linguaggio dello stesso regista Alessandro Fabrizi mentre alle ore 12 dall’incontro dal titolo “I boschi di Aminta”, l’attore e guida naturalistica Giuseppe Lanino parlerà del valore simbolico e narrativo che assume la natura nel capolavoro di Torquato Tasso. Per lo spettacolo di domenica c’è anche la navetta che parte alle 16.15 da Via Piccarello 118 a Latina per essere puntuali alle 18 al Castello (costo €5, prenotazioni 3925407500)

“Con il tradizionale soggiorno letterario degli studenti della Scuola Holden – spiega il presidente della Fondazione Roffredo Caetani, Massimo Amodio – abbiamo dato il via alla stagione culturale estiva della Fondazione Roffredo Caetani che si presenta quest’anno con un programma ricco di eventi sia al Giardino di Ninfa che al Castello Caetani di Sermoneta. Grazie alle collaborazioni con Clemente Pernarella, il Teatro Fellini e l’associazione Lestra quest’anno riusciremo ad offrire una rassegna culturale che consentirà agli spettatori di vivere con noi momenti indimenticabili all’interno del Giardino di Ninfa e del Castello Caetani di Sermoneta che torna finalmente al centro delle nostre attività culturali. Voglio infine sottolineare che la rassegna “Alla corte dei Caetani” si inserisce in un programma di eventi ancor più ampio che ci vede impegnati con numerose università per iniziative di studio e di ricerca che porteranno nei prossimi mesi decine di studenti provenienti da tutto il mondo proprio a Ninfa e soprattutto al Castello di Sermoneta”.

GLI ALTRI APPUNTAMENTI – Sabato 1 giugno  CON l’evento dell’Apgi “Appuntamento in Giardino” torneranno invece le visite animate lungo il percorso di visita a Ninfa e dedicate al Parco Letterario Marguerite Chapin. mentre al Castello Caetani di Sermoneta,  a luglio sarà la volta della 60° edizione del Festival Pontino organizzato dal Campus Internazionale di Musica, quindi, al termine della storica rassegna musicale, dal 4 al 12 agosto si terrà lo spettacolo “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare per la regia di Clemente Pernarella.

Per partecipare è necessaria la prenotazione, informazioni sul sito www.giardinodininfa.eu e www.fellinipontinia.com è inoltre disponibile il contatto whatsapp 3925407500.

Informazioni sul calendario completo degli eventi teatrali e sulle modalità di prenotazione: www.frcaetani.it, www.giardinodininfa.eu e www.fellinipontinia.com è inoltre disponibile il numero whatsapp 3925407500.

GLI SPETTACOLI

AMLETO in prova 
Spettacolo/Conferenza con Nadia Fusini

regia di Alessandro Fabrizi
con  Maria Vittoria Argenti (Ofelia); Francesco Buttironi (Bernardo, Laerte, Rosencranz); Dianiele De Angelis (Francisco, Orazio, Guildenstern); Alessio Esposito (Amleto); Laura Mazzi (Gertrude); Eros Pascale (Marcellus,Polonio, Osric); Cemente Pernarella (Claudio)
costumi di Marina Sciarelli
musiche originali eseguite dal vivo di Gianluca Misiti

Tappa di avvicinamento alla messa in scena site specific di Amleto alla Festa di Teatro Eco Logico a Roma che verrà presentata nella capitale alla fine di Luglio.
Lo spettacolo è proposto in anteprima nella formula mista di performance/conferenza in cui le scene del testo e gli attori in scena si alternano al dibattito tra il regista Alessandro Fabrizi e la traduttrice: Nadia Fusini (ordinaria di Lingua e Letteratura Inglese presso l’Ateneo della Sapienza di Roma e docente di Letteratura Inglese e Letterature Comparate alla Scuola Normale Superiore di Pisa, studiosa di teatro elisabettiano, ha tradotto e commentato numerosi testi shakespeariani).
La Tragedia di Amleto Principe di Danimarca sarà proposta nell’adattamento utilizzando una nuova traduzione di Nadia Fusini e lo spettacolo è concepito per portare il pubblico verso il testo, attraverso la comparazione del lavoro scenico a quello linguistico.

AMINTA

Regia Alessandro Fabrizi
Con Maria Vittoria Argenti, Francesco Buttironi, Alessio Esposito, Alessandro Fabrizi, Giuseppe Lanino, Laura Mazzi, Amedeo Monda e Maurizio Rippa
con il gruppo musicale Morphing Quartet</strong
Una produzione Teatro Eco Logico

Allestimento site-specific che celebra i 450 anni dalla prima rappresentazione, avvenuta proprio nel luglio del 1573. La storia è quella del pastore Aminta, un dramma pastorale che, pur calato nella realtà della corte ferrarese degli Estensi, riecheggia il mito dell’età dell’oro quell’idilliaca epoca di equilibrio, nella quale si immaginava che i doni della natura bastassero a saziare gli appetiti degli uomini e l’amore era vissuto in maniera libera da moralistici sensi di colpa, un’era di felicità.
La trama e l’allestimento, dunque, riportano l’esperienza unica dove il teatro stesso si fa natura perdendo ogni filtro: niente illuminazione, niente amplificazione, nessuna struttura: solo l’ambiente, gli attori e il pubblico che deve fare silenzio, un silenzio interiore che gli possa permettere di ricevere e comprendere le parole del testo. Un testo antico, in rima. Un testo a volte disturbato, altre esaltato dal sottofondo naturale.

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