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Un marittimo di Gaeta sul rimorchiatore catturato dai libici

GAETA – Un marittimo di Gaeta, secondo indiscrezioni il comandante Luigi Chiavistelli, è a bordo del rimorchiatore d’altura italiano, l’Asso 22, bloccato ieri nel porto di Tripoli da uomini armati. A bordo 11 membri d’equipaggio: otto italiani, due indiani e un ucraino. (Il nome è riportato dal quotidiano La Provincia, anche se non c’è ufficialità).

Gli otto italiani «sono ancora sul rimorchiatore, che non ha toccato terra, non sono sbarcati» a Tripoli «come poteva esserè. Si stanno dirigendo verso ovest, ma non sappiamo dove veramente diretti perchè vanno zig zagando e a bordo ci sono militari libici armati». Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervenendo a La telefonata di Maurizio Belpietro, a Mattino Cinque, su Canale 5.

Il rimorchiatore è della società Augusta Offshore di Napoli e fa la spola tra Italia e piattaforme petrolifere dell’Eni nelle acque libiche trasportando personale e materiale. Due anni fa salì all’onore delle cronache per una importante operazione di soccorso a 350 immigrati di cui fu protagonista proprio al largo delle coste libiche. L’equipaggio «sta bene ed è a bordo della nave» si legge in una nota della compagnia armatrice del rimorchiatore.«Siamo in costante contatto con l’Unià di Crisi della Farnesina e il Ministero per collaborare e coordinarci con le autorità», sottolinea la Augusta Offshore spa. Ma le famiglie vivono ore di grande apprensione.

GLI ALTRI CASI – Nelle mani dei pirati somali c’è Antonio Verrecchia, di Gaeta, esperto di macchine a bordo della Savina Caylyn, sequestrata un mese fa circa. Lo scorso anno nell’odiessea del Buccaneer, sempre in Somalia, fu coinvolto un altro ponitno, Mario Albano, liberato dopo mesi di prigionia, quando era allo stremo delle forze.

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