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Barbaro FLI: «Arriva Berlusconi, Pdl al palo. Latina merita di più»

LATINA – «La campagna elettorale a Latina è arrivata al termine e il Popolo della libertà è evidentemente in difficoltà. A dimostrarlo – spiega Claudio Barbaro, candidato al consiglio comunale con la lista Pennacchi per Latina – FLI – la discesa in campo, organizzata in fretta e furia, dello stesso premier Silvio Berlusconi al fianco dell’aspirante sindaco Giovanni Di Giorgi. Insomma si tenta di giocare la carta del ribaltone facendo leva su quello che sarà il solito spettacolo, a cui assistiamo in tutte le occasioni, dove battute e attacchi disparati a tutto e a tutti saranno utilizzati per distrarre i cittadini dall’unica realtà: Latina oggi è ridotta in queste condizioni solo ed esclusivamente per l’incapacità dimostrata dalla classe dirigente targata Pdl che ha anteposto l’interesse personale a quello dei cittadini. Non ci sorprenderemo se Berlusconi presenterà ai cittadini un’arringa sul ruolo dei magistrati non risparmiandosi forme di vittimismo nei confronti di chi fa solo il suo lavoro. Parole che anche in questo caso stonano con una città in cui la giustizia è ridotta un colabrodo a causa dell’assenza di un numero adeguato di magistrati a cui lo stesso governo non ha mai dato risposta. Non ci stupiremo se Berlusconi attaccasse la procura di Latina per lanciare un messaggio positivo alla criminalità locale. Non ci sorprende che ancora una volta si venga a vendere fumo per far dimenticare ai cittadini che a Latina la microcriminalità e la criminalità organizzata hanno preso il sopravvento anche con il “benestare” della passata classe dirigente. Non ci sorprenderebbe che venisse a spiegare che questo territorio è nel cuore del Governo solo per dimenticarlo qualche ora dopo. Non è casuale che Berlusconi abbia scelto di venire a Latina dopo essere stato a Napoli per cercare di salvare la faccia al Pdl dando di fatto una spallata di sostegno al degrado e al malaffare. L’arrivo di Berlusconi a Latina al fianco di Fazzone e Di Giorgi è solo l’ennesima dimostrazione di un metodo di fare politica nel Pdl e del Pdl che vorrebbe esercitare il suo potere senza rispettare le regole e confondendo le carte e il ruolo che ricopre piegandolo alla sua personale immunità nei confronti di qualsiasi altra autorità di garanzia e di controllo a danno della comunità. Con questa corsa al consenso si è solo acuita la distanza tra quel modo di fare politica e la nostra proposta che trova conferma nei fatti: questa città non è il feudo di qualcuno, non è un bacino di voti a cui il capo politico di turno può fare riferimento piegandolo come e quando vuole. Per questo con Futuro e libertà abbiamo deciso di partecipare a queste elezioni, per dimostrare alla città e ai suoi cittadini che fare politica significa altro e che un modo diverso per governare è ancora possibile se vogliamo insieme cambiare Latina».

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