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Moscarelli commenta il viaggio di Di Giorgi in Treno

LATINA – “Giovanni Di Giorgi, come presidente della Commissione Mobilità della Regione Lazio da circa un anno, decide di fare il primo viaggio con i suoi concittadini due settimane prima delle elezioni, pur sapendo che la linea FR7 che interessa la città di Latina è nota per essere tra le peggiori tratte del Lazio in termini di ritardi, pulizia, decoro e stazioni fatiscenti. Un primo viaggio che fa sul treno regionale 21892 delle ore 7.16, proveniente da Terracina, con l’assessore ai Trasporti Lollobrigida. E rimangono in piedi. Lo stesso treno per il quale in seguito alla richiesta del candidato sindaco per il centrosinistra Claudio Moscardelli, fatta a gennaio, allo stesso assessore Lollobrigida, doveva prevedere un aumento delle carrozze nell’arco di poche settimane. Evidentemente la promessa non è stata mantenuta… infatti dopo quattro mesi lui stesso prende quel treno e resta in piedi. Giovanni Di Giorgi “prende appunti, raccoglie suggerimenti…”: è sorprendente che dopo dieci mesi ancora non conosce le criticità dei pendolari, tra l’altro suoi concittadini. Viene poi riportata l’opinione di una persona che pur degna di rispetto, non è rappresentativa di ben 8 mila viaggiatori al giorno, cittadini di Latina, gran parte dei quali lamenta ritardi medi nell’ordine dei 10-15 minuti a viaggio tanto da portare diverse persone a scegliere i servizi Cotral o l’auto privata. Le dichiarazioni rilasciate da Giovanni Di Giorgi durante il viaggio di mercoledì 4 maggio divergono da quanto riportato sul volantino distribuito nello stesso giorno: il volantino recita “abbiamo attuato una riorganizzazione degli orari di partenza da Roma nelle ore pomeridiane di punta tra le 15 e le 21 con una maggiore fruibilità dell’offerta. Tra le 15 e le 21 in uscita da Roma i treni sono cadenzati ogni 30 minuti circa verso Latina anziché avere buchi anche di 50 minuti fra un treno e l’altro”; menter sul comunicato stampa si legge “Si sta provvedendo ad una riorganizzazione degli orari sia nella fascia della mattina, dalle 6 alle 10 sia in quella pomeridiana e serale, dalle 15 alle 21, andando a ridurre la distanza fra un treno e l’altro”. Inoltre, sempre sul volantino si legge: “Con 150 euro l’anno permette agli abbonati Metrebus di accedere a tutti i treni Intercity. Su questa tratta si è passati da un’offerta di attuali 11 convogli a 26, nelle due direzioni”; mentre lui dichiara sempre sul comunicato “Le tratte sulla FR7 Latina-Roma passeranno da 11 a 26, il che permetterà di migliorare la qualità del servizio”. Due concetti profondamente differenti: il volantino riporta l’istituzione della Carta Tutto Treno che consente l’accesso ai trei Intercity da parte dei viaggiatori che pagano per tale possibilità 150 euro l’anno; Di Giorgi invece nel comunicato promette più treni per i latinensi, promessa impossibile da mantenere per l’assenza di requisiti tecnici ed economici. Così come è impossibile che Trenitalia sia in grado di mettere in servizio entro la fine dell’anno, come scritto sul volantino, 75 nuove carrozze… e poi, quante veramente destinate alla tratta Roma-Latina, la Cenerentola del Lazio? E che dire delle condizioni igieniche? Di Giorgi spaccia il servizio ispettivo per misurare la qualità del servizio offerto da Trenitalia, come una novità del Governo Polverini, quando in realtà tale servizio è stato istituito dal Governo Marrazzo e intensificato negli anni 2008-2009 verificando risultati talmente negativi da prtare la Regione ad applicare pesanti penali a Trenitalia. Non è quindi il servizio ispettivo a migliorare le condizioni igieniche dei treni, ma la pressione che con autorità ed autorevolezza la Regione, e nello specifico l’assessore ai Trasporti con il proprio presidente di Commissione Mobilità e quindi lo stesso Di Giorgi, avrebbe già dovuto attivare da mesi con risultati evidenti. Chissà se avrà ancora il coraggio di sollevare le braccia al cielo…”

Riceviamo e pubblichiamo da

Giuseppe Pannone

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