LATINA – Il consiglio comunale di Latina ha approvato oggi il rendiconto di gestione. La delibera è stata illustrata in aula dall’assessora al bilancio Ada Nasti ed è passata con i voti della sola maggioranza. Nasti ha sottolineato che è lievemente diminuito il disavanzo oggi a 23 milioni, mentre sono aumentate le somme accantonate come pure il fondo crediti di dubbia esigibilità.
“Il rendiconto di gestione ha spiegato è positivo sui tre parametri di competenza, equilibrio di bilancio e complessivo – ha detto definendo il bilancio “sano, ma rigido” a causa del margine di operatività molto ridotto che chiede interventi di natura importante con riduzione della spesa corrente”. Sul fronte della deficitarietà, vanno bene 6 parametri su otto, ma sono fuori scala i debiti fuori bilancio e mentre ridotta appare l’effettiva capacità di riscossione dell’ente”.
FIORE (PD) – Critiche nel suo intervento in aula dalla consigliera Daniela Fiore del Pd che ha sottolineato come l’incremento della pressione fiscale pro capite sia stato di 100 euro in più per ogni contribuente, un aumento del 10% che non si è tradotto in un miglioramento tangibile dei servizi offerti – ha aggiunto Fiore – «Ulteriormente preoccupante l’incapacità dell’amministrazione nel riscuotere le tasse, un deficit strutturale che si manifesta con il solo 29,65% del totale da riscuotere, molto al di sotto del dato medio nazionale al 47%. Altresì è evidente la discrepanza tra alcuni passaggi della relazione dell’organo di revisione e la relazione al rendiconto, in particolare riguardo alla consistenza del Fondo Crediti Dubbia Esigibilità (FCDE), che obbliga a tenere vincolate le somme».
«Come gruppo consiliare – aggiungono i consiglieri del Pd – esprimiamo preoccupazione per la politica fiscale fine a se stessa di questa amministrazione, che non offre una chiara prospettiva di miglioramento dei servizi alla città, ma si limita a mantenere gli equilibri di bilancio attraverso un’eccessiva tassazione. Il giudizio sul rendiconto riflette quello generale sul governo del centrodestra, che rende evidente la necessità di un cambiamento di rotta verso un’azione più orientata al miglioramento e all’efficientamento dei servizi». L’auspicio per un cambiamento di rotta riguarda anche il settore cultura: «Come riportato nel rendiconto, nell’anno in cui Latina si è candidata al titolo di Capitale della Cultura 2026 – rilevano i dem in chiusura – la copertura finanziaria delle spese per il comparto cultura è pari a 29mila euro, ne abbiamo spesi 750mila. Un dato amareggiante che è necessario invertire».
CIOLFI (M5S) – Il M5S boccia il bilancio “ingessato a causa di scelte sbagliate”, dice la consigliera Maria Grazia Ciolfi. «La situazione più imbarazzante è emersa sulla gestione che questa amministrazione sta portando avanti con ABC – commenta Maria Grazia Ciolfi, Capogruppo M5S – Mentre l’assessore di competenza e consiglieri si incensano affermando di saldare i creditori correnti a 27 giorni, dal bilancio emerge che l’unico creditore pagato in ritardo è proprio la partecipata dei servizi relativi ai Beni Comuni. Risulta, infatti, essere creditrice di 3,6 milioni complessivi di cui 2,7 milioni per fatture scadute del periodo ottobre-dicembre 2023. Alla mia richiesta oggi in Consiglio del perché di questo ritardo con un pagamento effettuato al lumicino ed il saldo nei tempi solo del 10% del dovuto, l’Assessora ha riferito di un messaggio dal telefono arrivatole proprio in quel momento dal servizio ambiente attestante il pagamento di parte del debito, ma senza precisare quando fosse stato effettuato. Dalle carte emerge chiaramente che almeno fino a fine marzo ABC non era stata pagata, in particolare nella nota protocollo n. 48390 del 19 marzo 2024, riportata nell’allegato F1 di bilancio, il servizio ambiente conferma che ancora a quella data era presente un credito per fatture emesse di 2.699.772,66 euro. Dobbiamo dirlo ai cittadini – incalza la consigliera pentastellata – perché un ritardo di ben 5 mesi nel pagamento di milioni di euro incide enormemente sulla qualità dei servizi che ABC eroga: mentre l’amministrazione da un lato priva ABC di linfa vitale, dall’altro porta avanti la narrazione che l’azienda speciale non funziona. Così come dobbiamo dire ai cittadini che mentre per ABC i soldi escono con il contagocce, e la spiegazione del ritardo è stata che la tesoreria dal 10 dicembre è chiusa, il Comune ha pagato immediatamente al 31 dicembre la transazione di 6 milioni di euro per la Latina Ambiente, generando un ulteriore debito fuori bilancio. Scelte politiche di questa amministrazione che deve assumersene la responsabilità di fronte ai cittadini tutti, in primis ai loro elettori.
Riguardo l’analisi contabile del documento di bilancio due sono le maggiori criticità che la stessa assessora Nasti ha dichiarato: la ridotta capacità dell’Ente di riscuotere i tributi e l’enorme incidenza dei debiti fuori bilancio”.
