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GEMELLAGGIO FARROUPILHA
Per il Pd le dichiarazioni di Di Giorgi sono “strumentali”

LATINA – Il 6 ottobre del 2009 la città di Latina aveva ufficializzato il gemellaggio con la cittadina brasiliana di Farroupilha, situata nello stato del Rio Grande do Sul. Ora il neo sindaco Giovanni Di Giorgi è deciso ad interrompere questo rapporto di amicizia, sia culturale che economico, sostenendo che la vicenda della mancata estradizione di Cesare Battisti ha fatto venir meno i presupposti del gemellaggio. La proposta di interruzione del gemellaggio tra Latina e Farroupilha, stando a quanto dice Di Giorgi, verrà presentata all’ordine del giorno del primo Consiglio comunale, fissato per il giorno martedì 21 giugno.

Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Latina ritiene l’iniziativa del sindaco Giovanni Di Giorgi e le sue dichiarazioni del tutto strumentali, fuori luogo e inequivocabilmente inopportune. Prima di lasciarsi andare a esternazioni di questo tipo Di Giorgi farebbe bene a riflettere sulle reali motivazioni culturali e storiche che hanno portato al gemellaggio tra Latina e la città brasiliana di Farroupilha. Motivazioni che, tra l’altro, poco hanno a che fare con il caso della mancata estradizione di Cesare Battisti. Rimaniamo sorpresi anche dallo spirito vendicativo messo in atto dal neo sindaco che punta a responsabilizzare tutto il popolo brasiliano per una decisione dell’ex presidente Lula, che a dicembre aveva bloccato l’estradizione di Cesare Battisti concedendogli lo status di rifugiato politico.

L’impostazione di Giovanni Di Giorgi è totalmente sbagliata e soprattutto mira a rompere quel clima di cooperazione e solidarietà che invece dovrebbe essere obiettivo primario di ogni amministrazione. Anche noi, come Di Giorgi, siamo convinti del fatto che la mancata estradizione di Cesare Battisti sia un errore, così come riteniamo che lo stesso Battisti debba scontare la pena per i reati dei quali si è macchiato. Tuttavia sappiamo distinguere questo fatto politico dalle inesistenti responsabilità dei cittadini brasiliani, in modo particolare di quelli di Farroupilha.

Consigliamo al sindaco, prima di lanciarsi in queste estemporanee e opinabili iniziative, di scrivere una lettera al suo omologo di Farroupilha per chiedere eventualmente cosa ne pensa riguardo al caso della mancata estrazione di Battisti. Questo forse sarebbe l’atteggiamento più consono per il sindaco di una città e questo forse è ciò che i cittadini di Latina si aspettano.

Tuttavia ci preme rimarcare ancora una volta che i problemi della città di Latina sono ben altri e meritano un’attenzione diversa. Speriamo quindi che ai primi posti dell’agenda politica del neo sindaco vi sia la questione della Tia, la risoluzione del rapporto contrattuale con la società Latina Ambiente, la nuova tariffazione dell’acqua pubblica e la rescissione del contratto con Metro Latina e non queste iniziative strumentali che servono alla propaganda di un partito politico e che nulla hanno a che vedere con le reali aspettative dei cittadini di Latina.

Gruppo consiliare PD Latina

 

 

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