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Terracina, i “re” del pesce ai domiciliari. Decisione del Gip dopo il sequestro

TERRACINA – Sono agli arresti domiciliari da ieri sera i due commercianti ittici di Fondi,titolari di una nota pescheria di Terracina per i quali una settimana fa la Procura aveva disposto il sequestro preventivo di 16 milioni di euro di beni. Una fortuna costruita, secondo gli inquirenti, in maniera del tutto illecita, attraverso l’usura. 

Gli agenti del commissariato di Terracina hanno notificato ieri a  Bruno e Antonio Fiorillo, 68 e 40 anni, padre e figlio,  l’ordine di custodia cautelare del Gip di Latina, Nicola Iansiti.  Lunedì, lo stesso giudice aveva convalidato il sequestro patrimoniale richiesto dal pm Raffaella Falcione che conduce l’inchiesta nata dalla denuncia di un ristoratore residente a Monte San Biagio ridotto sul lastrico.  

I legali dei due commercianti hanno annunciato ricorso al Tribunale del Riesame contro il provvedimento restrittivo.

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