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ARRESTATI FALSARI
Ai domiciliari un finto antiquario di Aprilia

APRILIA – Ci sarebbe anche un antiquario di Aprilia nella banda di falsari che operava nel mondo dell’arte, sgominata dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma. Sono finite in manette sette persone, venti le perquisizioni eseguite in casa dei componenti dell’organizzazione, che operava principalmente a Roma, Latina e Viterbo. L’accusa, per tutti, è di  associazione a delinquere, rapina aggravata, contraffazione di opere d’arte, truffa e lesioni personali aggravate. L’uomo arrestato ad Aprilia è Enrico Corradi, un antiquario, ex pugile, che si spacciava falsamente per il curatore di un museo e presidente dell’Archeoclub. Le indagini sono partite dalla denuncia di un collezionista, vittima di una truffa: per ampliare la propria collezione privata, l’uomo era caduto nella trappola dell’organizzazione che, in più riprese, gli aveva ceduto ben 300 reperti archeologici abilmente contraffatti, principalmente opere di origine etrusca.
Secondo le indagini i membri dell’organizzazione si spacciavano per curatori di musei e presentavano alla vittima falsi proprietari di collezioni familiari. Tra loro anche l’antiquario di Aprilia.
Il capo della banda, Edoardo David, assieme ad altri due arrestati, Massimo Monaco e Mariano Capomaggi, sono stati trasferiti in carcere a Roma, a Regina Coeli; all’antiquario apriliano, Enrico Corradi, e ad altri tre membri dell’organizzazione – Enrico Diomedi (un infermiere che invecchiava i reperti irradiandoli con dei macchinari ospedalieri), Massimiliano Congiu e Massimo Bordo – sono stati concessi gli arresti domiciliari. Altre sette persone, sono stati denunciate dalla Finanza per avere prodotto e messo in commercio i manufatti falsi.

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