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BANCA DATI ANAGRAFICA
Informatizzata quella del Comune di Latina

LATINA – Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità il nuovo “regolamento sulla consultazione della banca dati anagrafica informatizzata del Comune” che individua la normativa di riferimento e fissa i principi, le limitazioni e le condizioni per l’accesso per le forze di polizia, l’autorità giudiziaria, le altre pubbliche amministrazioni, enti e gestori di pubblici servizi, gli uffici di questo ente diversi dal Servizio Demografico e i privati cittadini. L’intento è quello di avviare un rapporto di collaborazione per ricerche correlate all’attività cui è preposta la pubblica amministrazione/l’ente o il gestore di pubblico servizio, nel rispetto del principio di pubblica utilità, offrendo la possibilità di visura differenziata dei dati anagrafici in modalità on line a soggetti esterni al Servizio Demografico, quali forze di polizia, pubbliche amministrazioni, enti e gestori di pubblico servizio che, previa stipula di apposita convenzione, intendono avvalersi del servizio, mediante una soluzione progettuale in coerenza con la circolarità anagrafica e con l’automazione dei processi, al fine di sperimentare la  “cooperazione applicativa” nell’ambito della semplificazione amministrativa e della dematerializzazione. Le nuove modalità di accesso saranno basate sul sistema PegasoWeb, che in una prima fase consentirà appunto la possibilità di accesso ai dati anagrafici da parte degli utenti pubblici (Forze dell’Ordine, Autorità Giudiziare, altri uffici comunali, altre amministrazioni pubbliche e concessionari di pubblici servizi) creando profili personalizzati in grado di rispondere alle esigenze istituzionali dei diversi utenti e garantendo al contempo l’accesso ai soli dati ritenuti necessari, rispettando il principio di pertinenza e non eccedenza dei dati raccolti. Nell’arco di un paio di mesi questa piattaforma sarà utilizzabile anche da parte dei privati cittadini. La novità fondamentale del progetto PegasoWeb è infatti la possibilità per i cittadini di accedere, attraverso un login sicuro, alla propria scheda anagrafica individuale e di famiglia; grazie a diversi modelli preimpostati sarà possibile produrre autocertificazioni da poter utilizzare nei rapporti con le pubbliche amministrazioni e con i privati che vi acconsentano, secondo le disposizioni legislative vigenti (che prevedono appunto l’obbligo per gli enti pubblici di accettare l’autocertificazione al posto dei certificati). Il vantaggio di questa procedura consiste nella facilità di produzione degli atti da parte dei cittadini (che spesso preferiscono chiedere il certificato non avendo dimestichezza con la scrittura di atti), ma anche nella certezza, per gli enti che ricevono gli atti, che questi siano rispondenti alle situazioni anagrafiche registrate nella banca dati del Comune. Inoltre i cittadini, potendo visualizzare la propria situazione individuale e di famiglia, potranno anche verificare eventuali discordanze tra quanto riportato in anagrafe e la situazione reale, e comprendere con più chiarezza il significato dei concetti di “famiglia anagrafica”, “residenza” ecc. Ciò consentirà nel tempo di avere un’anagrafe sempre più rispondente alla situazione reale della popolazione residente. “Si tratta di un risultato importante – afferma il presidente della Commissione Anagrafe e decentramento amministrativo, Giorgio  Ialongo – un primo, fondamentale passo che consentirà ai cittadini un più diretto e immediato contato con l’amministrazione. Ma soprattutto è un passo verso la sburocratizzazione della pubblica amministrazione, lo snellimento delle procedure tema su cui l’amministrazione, e in particolare la Commissione da me presieduta, stanno lavorando. Rilevo, inoltre, con soddisfazione che sia in Commissione sia in Consiglio si è raggiunta l’unanimità su questo provvedimento”.

 

 

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