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Da sx Vincenzo Serra, Roberta e Giuseppe Giuliano, mons.Giuseppe Petrocchi, Fabio Bianchi, Paolo Ramonda
LATINA – Sono 258 i bambini allontanati dalla famiglia d’origine in provincia di Latina per maltrattamenti subiti o a causa di problemi di tossicodipendenza o psichici dei genitori. Per loro si apre l’esperienza della Casa-famiglia o quella dell’affido. La fotografia, in un convegno promosso dalla Diocesi di Latina sulla base dei dati forniti dai servizi sociali della Provincia. Tra i minorenni costretti a lasciare i genitori 136 si trovano in casa-famiglia, mentre 122 sono stati accolti da coppie affidatarie.
“Gli affidi familiari durano in media uno-due anni, ma sono ancora troppo pochi” spiegano dal Consultorio Diocesano. «Sono sempre più i ragazzi che subiscono abbandono e il tema dell’affido apre la Chiesa su orizzonti nuovi, perché dove la famiglia si ammala si ipoteca il futuro di tutta la società, cristiana e civile» ha detto il vescovo Giuseppe Petrocchi.
Dell’esperienza hanno parlato Roberta e Giuseppe Giuliano, affidatari da due anni di Mimmo, un ragazzo di 14 anni: “Non è stato facile – spiegano i due – anche se oggi è Mimmo a chiederci di prendere in affido un altro bambino. Chiediamo che le famiglie affidatarie non siano lasciate sole”.
L’assessore provinciale ai Servizi sociali Fabio Bianchi ha insistito sull’importanza della collaborazione tra pubblico e privato sociale, anche per aiutare le famiglie che si rendono disponibili all’affido, a formarsi. Il presidente del Consultorio Vincenzo Serra propone una collaborazione diversa tra famiglie e case famiglia anche atravreso di esperimenti di affido nel fine settimana.
I dati, forniti dai Servizi sociali della Provincia di Latina, sono stati presentati nel corso del convegno “Affido, io ci sto!”. Volontari a servizio dell’accoglienza, che si è svolto SABATO nel Centro di pastorale diocesano a Latina. Hanno promosso l’incontro il Consultorio diocesano Crescere Insieme, la Caritas diocesana, l’Ufficio diocesano di Pastorale familiare, l’Usmi e l’Azione cattolica diocesana con la partecipazione di Paolo Ramonda, successore di don Oreste Benzi alla guida della Comunità Papa Giovanni XXIII, che si occupa di affido attraverso 300 case famiglia in Italia e nel resto del mondo.
