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MALTEMPO NEL LAZIO
La Regione dichiara lo stato di calamità

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LAZIO – La giunta regionale del Lazio ha deliberato lo stato di calamità naturale. Lo ha annunciato la presidente,  Renata Polverini ieri sera facendo il punto sulla situazione dei danni generati dal maltempo nella nostra regione. Polverini ha aggiunto: «Abbiamo attivato ditte private e questo naturalmente è possibile se c’è lo stato di calamità naturale, ma non potevamo fare diversamente. Tutti i mezzi che avevamo messo a disposizione con la task force non erano sufficienti per garantire i tanti interventi che invece stiamo portando a compimento».

SALA OPERATIVA A LATINA – A Latina la Sala operativa di protezione civile attivata presso la Prefettura di Latina e operativa da quattro giorni che ha svolto opera di supporto alle amministrazioni locali, prevalentemente nei comuni lepini, ha ricevuto il plauso del Prefetto Antonio D’Acunto : “Ho voluto rivolgere il mio ringraziamento – ha detto il rappresentante di Governo – ai volontari delle associazioni Protezione Civile Pontina, Vigili del Fuoco Volontari e Associazione Radioamatori Italiani per l’impegno profuso. Encomiabile anche l’impegno di tutti i gruppi di volontariato della provincia che hanno operato anche in soccorso di alcuni comuni del Frusinate”

I Vigili del Fuoco di Latina intanto sono impegnati in Ciociaria dove ci sono ancora utenze senza corrente e case isolate. Per quanto riguarda le previsioni «l’allerta meteo permane fino a venerdì sicuramente. Si parla di ulteriore neve a Roma nel fine settimana ma sicuramente si abbasseranno le temperature», sono state le parole della Governatrice del Lazio pronunciate al termine della conferenza stampa in cui è stata annunciata la dichiarazione dello stato di calamità naturale.

E sul continuo allarme per neve anche in pianura, che a Latina non è mai arrivata in realtà, la protezione civile spiega: «Sopra i 100 metri era stata indicata neve in termini certi. Sotto quella quota si facevano analisi in termini probabilistici. Noi interpretiamo le previsioni come protezione civile, e ci prepariamo ad affrontare delle forbici di possibilità».

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