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CONCORSO SCUOLE
Polizia, Miur e Unicef per la legalità. Audio

La delegata alle pari opportunità della Provincia, Filomena Sisca

Il Questore Alberto Intini

LATINA – Per il dodicesimo anno consecutivo anche quest’anno la Polizia di Stato, in collaborazione con il Miur e l’Unicef, ha indetto il concorso-progetto “Il poliziotto un amico in più” rivolto ai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, da quelle dell’infanzia a quelle superiori.

Oggi,  lunedì 5 marzo alle 10.30, il concorso verrà presentato ufficialmente ai ragazzi dell’Istituto Agrario San Benedetto di Borgo Piave alla presenza della delegata alle Pari Opportunità della Provincia di Latina, Filomena Sisca.

Alla presenza del Questore di Latina, Alberto Intini, e del Provveditore agli Studi di Latina, Maria Rita Calvosa, il concorso dal titolo “Tutti liberi, nessuno escluso nel rispetto delle regole” verrà presentato agli alunni. “Siamo qui per far comprendere ai ragazzi che la funzione del corpo di Polizia che non è la repressione”, ha detto il Questore Alberto Intini al microfonodi Francesca Balestrieri ASCOLTA

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Presenti all’incontro la delegata alle pari oppiortunità della provicnia, Filomena Sisca e la professoressa Rosanna Canali del provveditorato agli studi di Latina che ha parlato di un incontro molto importante per i giovani pontini

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Si tratta – spiega Sisca – di un progetto inserito nell’ambito degli interventi volti a favorire lo sviluppo di una cultura della legalità, del rispetto dei diritti umani, della tolleranza, della solidarietà e dei valori in genere su cui si fonda la società civile”.

 «Mai come in questo momento storico –ha dichiarato Filomena Sisca– si rende necessario sensibilizzare i ragazzi al rispetto delle regole, presupposto indispensabile per garantire la libertà di ognuno di noi all’interno di una società civile. Abbiamo il dovere, come istituzioni, di far capire ai giovani che sentirsi migliori facendo i bulli non porta a niente di buono, né per sé né per gli altri ma bisogna, piuttosto, imparare il rispetto dell’altro per garantire il rispetto di noi stessi. Della formazione e della ricerca di qualità nell’insegnamento ho fatto le bandiere del mio impegno come politico e come insegnante, sta a noi far capire ai ragazzi che violare le regole sulla strada, a scuola, a casa, abusare di alcol e assumere droghe sono tutti comportamenti che ledono agli altri ma prima di tutto a noi stessi».

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