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POZZI-GINORI, CASSA INTEGRAZIONE PER 130
Ma l’azienda annuncia investimenti

Pozzi_GinoriGAETA –  E’ stato firmato nei giorni scorsi, in Regione Lazio, l’accordo per la cassa integrazione alla Pozzi Ginori di Gaeta. Un’operazione che comporterà la messa in CIGS per un picco massimo di 130 persone tra operai, qualifiche speciali ed impiegati che saranno sospesi a zero ore, per un anno, fino al marzo 2014. Oltre alla Cig è prevista una formazione mirata al recupero di risorse umane con la riqualificazione dei lavoratori che saranno messi in grado di poter operare in modo polifunzionale in diversi settori della fabbrica.

L’operazione arriva dopo che la multinazionale Sanitec, proprietaria dello stabilimento, aveva presentato un piano economico in netta perdita e volumi produttivi in forte e costante calo. “Da qui la necessità, di rivedere in modo totale tutta l’organizzazione del lavoro all’interno del sito in modo da renderlo più efficiente e più rispondente alle reali esigenze del mercato, chiudendo momentaneamente una linea di produzione e spostando sull’altra tutti i volumi produttivi assegnati allo stabilimento, per iniziare contemporaneamente una profonda e radicale trasformazione dell’organizzazione interna”, spiegano in una nota dalla Femca Cisl.

L’ACCORDO – L’accordo prevede l’attuazione di un processo di rotazione tra le maestranze durante i dodici mesi di CIGS ed un sostegno al reddito pari 350 euro lordi al mese. ” Dovremo utilizzare questo anno nel miglior modo possibile” commenta Roberto Cecere Segretario Provinciale della Femca Cisl di Latina ” non possiamo permettere che i sacrifici che i lavoratori saranno chiamati a fare risultino vani. Abbiamo accettato la sfida che l’azienda ci ha posto con l’idea e la voglia di rilanciare lo stabilimento di Gaeta”. La Pozzi Ginori, infatti, ha annunciato una serie di investimenti, già inseriti nel budget, e dedicati proprio al progetto di riorganizzazione, sottolineando nel contempo l’importanza strategica dello stabilimento di Gaeta, sia per il background che per la professionalità del personale, considerati essenziali per il mercato italiano ed estero della produzione di media ed alta gamma all’interno del network produttivo.

“Sarà necessario monitorare con attenzione e costanza l’andamento della cassa integrazione e della riorganizzazione aziendale perché, se alla fine del percorso, dovessero malauguratamente verificarsi degli esuberi, non possiamo certo affrontare il problema in quel momento” . Il sito di Gaeta è l’ultimo avamposto produttivo di una certa rilevanza nel sud della provincia di Latina e non è possibile rischiare la desertificazione industriale del territorio. Dobbiamo lavorare attivamente per fare in modo che questo tanto auspicato rilancio avvenga , investendo anche le istituzioni locali ed il Governo della Regione affinché mettano in campo ogni strumento a loro disposizione “.

 

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