LATINA – Da oggi sugli scaffali delle librerie il nuovo libro di Antonio Pennacchi, “Canale Mussolini. Parte seconda”. Il romanzo che ha reso celebre lo scrittore di Latina ha ancora qualcosa da raccontare ai lettori sulle origini di Latina e di alcune fortune. A metà tra romanzo e ricostruzione storica, il racconto parte dal “25 maggio del 1944 – ultimo giorno di guerra a Littoria – nel breve intervallo tra la partenza dei tedeschi e l’arrivo in città degli anglo¬americani, quando Diomede Peruzzi entra nella Banca d’Italia devastata e ne svaligia il tesoro. È qui che hanno inizio – diranno – la sua folgorante carriera imprenditoriale e lo sviluppo stesso di Latina tutta. Ma sarà vero?”
E oggi, sul suo sito ufficiale, Pennacchi ha pubblicato i ringraziamenti. Prima della lista la moglie: ” Grazie a Ivana. E grazie ai figli, a Riccardo e alle nipoti che mi sopportano”.
Grazie a Antonio Franchini e Massimiliano Lanzidei, senza i quali non mi sarei accinto a questa impresa. Menomale che almeno Massimiliano non mi ha poi abbandonato. Ma me lo potevi pure dire prima però, Franchi’, te possin’ammazzà.
Grazie a Pier Giacomo Sottoriva, a Nathalie Bauer, a Thomas Harder, a Mia Fuller, a Fabrizio e Mirella Leccabue, a Roberto Spocci, a Pietro Dimiccoli maggiore CC, a Dino Del Giudice, a Gianfranco Compagno, Cristina Bellomo, Francesca Cirilli. Grazie a don Andrea Marinelli, parroco di San Marco di Latina, anche se tifa Livorno e Fiorentina. Grazie a Stefano Savino, a Benito Berna, Graziano Lanzidei, Silvano Roccato, Gianni Lauretti, Romano Saurini, Ezio e Dino Lucchetti, Gianni Biondi, Alessandro Marchionni, Piermario De Dominicis e Arrigo Di Bello della libreria ‘Storie’ di Latina, fonte inesauribile di spunti anche per questo libro. Grazie e zia Clara Busatto Tonazzi. Grazie a Paolo e Maurizio Galante, ad Antonio Taormina, a Filippo Cosignani, al mio barbiere Gastone Contarini di Corso Matteotti, a Gerardo Rizzo e a Marcello del Bar Friuli, anche se il barista è della Rocca, tifoso della Lazio e fan dei Cugini di montagna. Non fai in tempo ad entrare e subito attacca: “Anima mia! Mortacci tua…”. Caccialo Marce’, che il caffè lo fa pure male. E non ciavete manco l’Amaro Cora. Grazie a Mara Samaritani, Camilla Sica, Valeria De Benedictis, Cristiana Renda, Chiara Giorcelli, Chiara Palestini, Emanuela Canali, Giulia Ichino, Carlo Carabba, Laura Gagliardi, Luigi Sponzilli. E grazie pure sempre ad Antonella Fassi.
Grazie a Flavio Pietrantoni, stupendo novantunenne autore dell’autobiografia: La lunga vita piena di guai di un uomo qualunque, Cisterna di Latina 2013.