ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

l'inchiesta

Super Job, tutti gli indagati in silenzio dal gip

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Cardenia, Speranza, Aquilini e Stoppa

LATINA – E’ entrato nel carcere di via Aspromonte intorno alle 10 il gip del Tribunale di Latina Pierpaolo Bortone per dare il via agli interrogatori di garanzia degli arrestati nell’operazione Super Job condotta dalla Guardia di Finanza su un giro vorticoso di decine di milioni di euro di false fatture che ha portato martedì all’arresto di 18 persone.

IN SILENZIO – Tutti gli indagati davanti al giudice e al pm Luigia Spinelli, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. E’ rimasto in silenzio uno dei principali indagati, il 

ASSOCIAZIONE A DELINQUERE – Come emerso fin dalle prime ore, nonostante la riservatezza degli investigatori e degli inquirenti, il cuore del business era gestito dal commercialista pontino Fabio Cardenia che si è occupato di studiare il sistema,  replicandolo poi decine di volte, creando e chiudendo nell’arco di 12-24 mesi, ognuna delle  20 società nate per spolpare danaro pubblico e solo incidentalmente per dare lavoro, peraltro  a costi bassissimi in una concorrenza che definire sleale sarebbe troppo gentile.

Nello studio di Cardenia – come riporta il gip nell’ordinanza – sono stati trovati i documenti delle coop di facchinaggio fatte nascere e morire con il solo scopo di rastrellare crediti Iva. L’ideatore è però un imprenditore milanese, E.F. detenuto nel carcere di Pavia dove sarà ascoltato per rogatoria.

Coinvolte con ruolo di comprimari anche la moglie del primo e la madre del secondo, oltre che una serie di professionisti e prestanome. Mentre solo incidentalmente gli investigatori si sono imbattuti in un funzionario dell’Agenzia delle Entrate che “aggiustava” le pratiche e che ora è accusato di corruzione.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto